«Alla Miralago l’Università, il parco altrove»

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riva. «Parco urbano attrezzato alla Miralago? Meglio puntare sulla facoltà di architettura del paesaggio»: tornano a ribadirlo, in risposta all’ipotesi più gettonata (di recente ripresa dal Patt, in un documento preso in esame nei giorni scorsi dal Pd e che presto verrà discusso dall’intera coalizione di maggioranza), dal “Comitato Spiaggia degli Olivi e fascialago”. «Perché fare un parco urbano attrezzato – chiedono dal gruppo – visto che Riva è già riconosciuta dagli sportivi come una delle città italiane più ricca di offerte sportive ed esistono terreni intorno alla città che potrebbero venir attrezzati senza toccare il polmone verde della Miralago? Perché insistere sull'incremento turistico estivo invece che progettare di estendere il lavoro in città tutto l'anno? Vorremmo che il progetto fosse più sensibile a offerte di qualità più che di quantità. Cerchiamo di ricordare quanto sia inospitale e difficile una città come Venezia (dove ha prevalso la quantità) e come oggi si cerchi di correre ai ripari per salvaguardarla da un turismo distruttivo. Il lago viene scelto per un tipo di vita tranquilla e di dolce relax». L’alternativa proposta sarebbe appunto far nascere una facoltà di architettura del paesaggio: «La presenza di un'attività accademica – dicono dal Comitato – alzerebbe la qualità culturale della città. I giovani avanzeranno domande di consumi che imporranno ai commercianti scelte migliori per le loro forniture e i negozi del centro storico trarranno vantaggi consistenti. La presenza di studenti che diverranno praticamente stanziali frequentando la facoltà nove mesi all'anno determinerà crescita economica per tutti. La zona della Miralago potrebbe divenire il più vivace set d'arte visiva immerso in un paesaggio da sogno dove anche i giovani che non frequentano avranno la possibilità di trovare lavoro. Un progetto così concepito, attento sia ai bisogni della città che alle aspettative dei turisti, potrebbe essere inviato a Bruxelles con la richiesta di finanziamento. E la Provincia, la Regione e la città godrebbero di un ritorno di prestigio». M.CASS.













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