Al forte Garda la storia e una vista unica sul lago 

Grazie all’intervento di restauro adesso è possibile visitare quasi tutti gli spazi Recuperato anche l’accesso ad una delle torrette. Il 9 agosto escursione notturna


di Katia Dell’Eva


RIVA. Torna aperto al pubblico, dopo l’inaugurazione ufficiale di ieri mattina, Forte Garda, che sarà, nel corso dell’estate, sede di numerosi eventi culturali nell’idea che, come hanno più volte ribadito i rappresentanti delle amministrazioni e delle associazioni locali presenti alla cerimonia di apertura, «la memoria storica svolga ruolo fondamentale nella comprensione del presente».

Il forte, ubicato sul monte Brione e costruito tra il 1904 e il 1907 come opera bellica difensiva, era stato per anni inaccessibile, a causa delle diverse fasi di ristrutturazione. «I lavori, progettati dallo studio Plan.Architettura di Arco, e divisi in tre interventi consequenziali, affidati prima alla ditta Edilux, poi alla Bronzini Luca & C. e infine a una rete d’impresa, sono iniziati nel 2012 - ha riassunto l’assessore comunale ai lavori pubblici Alessio Zanoni - ma l’idea alla base è da ricercare nella volontà di riabilitare il manufatto espressa dal gruppo Alpini di Sant’Alessandro già agli inizi degli anni 2000 e, successivamente, nella tavola rotonda provinciale “Forti, che farne?”, che aveva coinvolto importanti associazioni storico-culturali come Beppa Josef e Pinter». Al fondamento di questo lungo triplice intervento, costato in totale poco più di un milione di euro, ha proseguito Zanoni, «il tentativo di esorcizzare la guerra attraverso la conoscenza e la memoria storica. Ascoltare ciò che queste opere ci raccontano, fa sì che la pace possa essere una realtà duratura». Un concetto, questo, ribadito, di fronte alle decine di cittadini di ogni età che ieri mattina si sono spinti lungo i sentieri del Brione per assistere all’inaugurazione, anche dagli assessori alla cultura di Arco Stefano Miori e di Riva Renza Bollettin. «Il ricordo - ha sottolineato quest’ultima – è un onore e un dovere che dobbiamo a quei giovani che qui, pur non essendo questo un luogo di combattimento ma di frontiera, hanno perso anni preziosi della loro vita; è un mezzo per non dimenticarci dei conflitti che ancora oggi esistono e di quelli che potrebbero esistere, con tutte le conseguenze che poterebbero con sé». Il restauro, eseguito nella maniera più conservativa e rispettosa possibile, ha fatto sì che oggi Forte Garda sia, in tutta sicurezza, per la prima volta quasi interamente visitabile – restano esclusi i sotterranei, per i quali l’assessore Zanoni promette futuro impegno da parte dell’amministrazione – e percorribile attraverso scale e corridoi. Accessibile anche una delle due torrette di guardia che permette una vista unica sul lago di Garda.

Aperto al pubblico tutti i weekend dalle 10 alle 17 (fino ad ottobre), l’edificio bellico sarà visitabile con una guida che parlerà italiano o inglese ogni venerdì mattina, al costo di tre euro. In futuro, il forte ospiterà, tra le proposte gratuite, una mostra d’arte, a partire dal 29 giugno; un’escursione in notturna, il 9 agosto; un percorso sensoriale, il 16 agosto; e le presentazioni dei libri “Memorie in divisa. Ufficiali austro-ungarici in Trentino al tempo di Francesco Giuseppe” e “Cento anni di Grande guerra. Cerimonie, monumenti, memorie e contromemorie”, rispettivamente il 14 e il 26 ottobre. Per informazioni e prenotazioni degli eventi, si visiti il sito del Mag – Museo Alto Garda, collaboratore del progetto di rilancio.

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