«Posacenere portatili per evitare le cicche a terra»

Trento. L’idea nella sua semplicità non era delle più peregrine e forse avrebbe potuto anche avere una qualche forma di successo. Si trattava dell’invito rivolto da due consiglieri circoscrizionali...



Trento. L’idea nella sua semplicità non era delle più peregrine e forse avrebbe potuto anche avere una qualche forma di successo. Si trattava dell’invito rivolto da due consiglieri circoscrizionali dell’Oltrefersina in merito all’eterno problema dei mozziconi di sigarette che infestano strade e soprattutto parchi della città.

Una delle proposte di Luca Filosi ed Alessandro Giovanni rivolta alla Giunta comunale di Trento era di “incentivare l’utilizzo di posacenere tascabili, realizzando un periodo promozionale di distribuzione gratuita ed una successiva vendita a prezzo simbolico in occasione di manifestazioni pubbliche oppure agli uffici comunali”.

4.000 composti tossici

L’analisi aveva messo in luce gli aspetti più rilevanti di questa “piaga”, dal momento che, oltre ai danni prodotti dal fumo attivo e passivo, “durante la combustione del tabacco vengono prodotti oltre 4.000 composti tossici. Tali elementi hanno effetti dannosi su flora e fauna ed il tempo di degradazione di una sigaretta può arrivare anche a decine di anni.

Multe da 60 a 300 euro

Tra l’altro, è stato fatto notare, “l’articolo 40 della legge 221 del 2015, vieta di gettare a terra mozziconi di sigaretta prevedendo una sanzione amministrativa da 60 ad un massimo di 300 euro”.

Portacenere come gadget

Si trattava di prevedere in modo capillare posacenere da muro o da palo in aree ad alto passaggio o sosta, come le fermate degli autobus, i parchi, i semafori pedonali o l’esterno di uffici pubblici. Di aumentare la sinergia tra Comune e privati per l’installazione di posacenere al di fuori di attività commerciali ed aziende. Come anticipato, di incentivare l’utilizzo di posacenere tascabili e di dare avvio ad una campagna pubblicitaria di sensibilizzazione dove siano messi in evidenza i danni causati quotidianamente sull’ambiente.

Come comunicato dalla presidente Simonetta Dellantonio, la risposta è arrivata alla Circoscrizione dai Servizi competenti del Comune ed in breve sintesi recita che “riguardo a questa specifica delibera sono già state effettuate numerose campagne e le soluzioni attivate in piazza Venezia in via sperimentale non hanno trovato riscontro alcuno”. Concludendo con la chiosa: “Il lavoro di educazione delle persone è lungo e non si risolve con alcuni cestini”. C.L.















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