PINZOLO. Correva l’anno 1968 e nella giornata del 12 giugno venne costituita a Pinzolo la società Funivie Pinzolo – Doss del Sabion. “La società ha per oggetto di contribuire al progresso economico della Valle Rendena – scriveva il quotidiano Il Sole 24 Ore il 29 settembre dello stesso anno - con l’incremento del turismo, creare ed ampliare il flusso turistico della valle, in particolare nel periodo invernale, costruire un impianto a fune valorizzatore della zona del Doss del Sabion”. “A cinquant’anni da quel giorno - scrive in una nota la Società impiantistica di Pinzolo - è doveroso ed altresì motivo di orgoglio ricordare coloro che in quella giornata diedero vita ad un sogno, e precisamente: Bonapace Gianfranco, Bruti Pio, Salvaterra Adolfo, Antoniolli Carlo, Cereghini Cesare, Bonapace Luigino, Masè Antonio, Bonapace Fausto, Olivieri Carlo, Zambotti Zeno, Franceschi Emilio, Farina Davide, Vidi Ervino, Maffei Italo, Maffei Antonio, Cereghini Rosario, Maturi Pietro, Manzoni Alfonso, Manzoni Ferruccio, Balduzzi Irma”.

Alcuni di questi coraggiosi pionieri del turismo valligiano sono passati a miglior vita, ma oggi è netta la consapevolezza in Società Funivie Pinzolo, che gli obbiettivi che i soci fondatori si erano fissati siano stati raggiunti. Oggi Pinzolo e la Val Rendena sono tra le mete di villeggiatura più conosciute e apprezzate in Italia e all’estero. Ai fondatori è quindi rivolto il ringraziamento del cda, dei professionisti, del personale e di tutte le maestranze. Oggi come allora la Società si dichiara determinata a proseguire nel cammino iniziato 50 anni or sono, con passione, impegno e convinzione per far crescere il mondo dello sci e del turismo di montagna, sia estivo che invernale, in un ambiente naturale unico al mondo che rappresenta un patrimonio di inestimabile valore”. (e.b.b.)