Un vademecum e un video per dire no al bullismo 

Ecco il progetto realizzato dagli studenti di Curie e che ha coinvolto le Garbari Rappresenterà la nostra provincia al concorso nazionale del Miur a Roma


di Roberto Gerola


PERGINE. Il progetto a livello scolastico, si è ampliato in corso d’opera ed è diventato “territoriale”. Si tratta dell’iniziativa “Stop bullismo: insieme si può” elaborata dai ragazzi del “Curie” e che ha coinvolto Comune, Asif Chimelli, scuola media “Garbari”, Polizia locale e Provincia.

Il risultato finale dopo oltre un anno di lavoro sono stati un “vademecum” e un cortometraggio (di 5 minuti): un prodotto “fatto in casa” (con un’uscita al parco Tre Castagni e una alla stazione ferroviaria per alcune sequenze) elaborato dagli studenti che hanno coinvolto altri studenti, insegnanti, genitori, collaboratori, agenti della Polizia locale. E’ stato presentato ieri dagli stessi studenti.

Per tutti hanno parlato Elisa Franceschi ed Elisa Eccel che nell’esposizione si sono alternate nell’illustrare il percorso compiuto in assoluta autonomia pur seguendo qualche suggerimento operativo. Disegni, testi, foto, video, attori: tutto è stato proposto dagli studenti.

Tra “Curie” e “Garbari” sono stati circa 350 i ragazzi coinvolti con all’avvio del percorso, le prime classi del “Curie”, per poi arrivare a un progetto più ampio e che, soprattutto si è evoluto tanto che il cortometraggio è stato scelto dalla Soprintendenza di Trento a rappresentare il Trentino (scuole superiori e medie) al concorso indetto da Miur a Roma. Per il momento è annunciata una sua “premiazione” con una “Giornata” che si svolgerà al “Curie” il primo di giugno.

Il progetto dalle parole delle autorità, ma anche delle due ragazze, è stato elaborato e costruito per dire stop al bullismo (e al cyberbullismo) attraverso l’informazione e la formazione di studenti, genitori e insegnanti. Da qui il vademecum esplicativo sui comportamenti da tenere nei casi di bullismo per aiutare le vittime.

Ieri, alla presentazione, gli “attori” di questo progetto: dai dirigenti Paolo Chincarini (Curie) e Antonella Zanon (”Garbari”) passando per Sebastiano Libri (docente referente del progetto) con i collaboratori Lorenzo Rainer, Evelin Gruber e Antonella Brugnara; Andrea Tabarelli (comandante) e Marco Santoni (appuntamento) della Polizia locale; Marianna Mocellini (Politiche giovanili, Provincia). Per il Comune, la vicesindaco Daniela Casagrande. Da tutti, è stato sottolineata l’importanza della rete di formazione.

Illustrato anche il significato del logo (autore André Magnago): soggetto violento ma triste dentro (l’ombra).













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