Pergine come una grande miniera 

Ai Mercatini la promozione del ruolo storico della città spunta ovunque, con creazioni originali


di Roberto Gerola


PERGINE. Sempre più caratteristico il Mercatino di Natale del Canopo a Pergine. A fare la differenza con le altre realtà in Trentino è l’attività mineraria, un elemento che ha condizionato la vita sociale nel Perginese ma non solo, essendo Pergine sede del Distretto minerario per secoli. Questo elemento è stato ripreso in pieno soprattutto nell’edizione di quest’anno dal Copi con Nadia Delugan & C., e la promozione di questo aspetto storico è avvenuta (e completata in questi giorni) con numerose testimonianze lungo via Pennella e in piazza Municipio. «Si è trattato di allestire un percorso - dice Sandro Zampedri, l’ideatore della promozione alla quale hanno collaborato anche Diego Oss Pegorar e Marcello Pallaoro (tutti della Pro Loco) - che al visitatore possa dare una testimonianza concreta di quanto avveniva a Pergine e di cosa fosse l’attività mineraria». Con l’apporto anche del Servizio Ripristino della Provincia, hanno così trovato realizzazione una serie di manufatti caratteristici. Ad esempio le due mega lanterne (di notte sono accese) all’ingresso della città, degli gnomi ricavati con il pantografo, ma anche di quelli realizzati con rami di pino (dei boschi schiantati sulle montagne perginesi) “vestiti” da canopi, la mostra di minerali e di attrezzature da miniera nel “giardino coperto” del Cavalletto e la vicina mega lampada a carburo chiusa da vetri e utilizzata come laboratorio per i bambini.

Altre lanterne più piccole sono state esposte insieme agli addobbi natalizi (tronchetti di betulla, stelle di natale, fiocchi, storici sci) dai negozianti soci del Copi e abbelliscono tutto il centro storico insieme ad alcuni vagoncini da miniera colpi di sassi d’oro e d’argenti e con grandi geodi illuminati. Nel “locale” della mostra si sono soffermati in tanti ad ammirare quanto esposto: martelli pneumatici, perforatrici, caschi, lampade, tubature, martelli, picconi, detonatori, fotografie e documenti storici, tutto materiale d’epoca; e poi appunto le vetrine con i minerali sia del Perginese che di altre zone minerarie del Trentino. Poi in piazza Municipio: sotto l’albero (addobbato con simboli minerari) non poteva mancare il presepe naturalmente del minatore: tre martelli pneumatici di diversa grandezza vestiti con gli abiti di Giuseppe marie e Gesù Bambino deposto in un grande contenitore di metallo (per minerali) usato come culla.

Proprio recentemente è stata infine realizzata una mini-miniera di legno che una volta addobbata e arredata con elementi minerari (all’interno del “tunnel” in legno saranno allestiti i personaggi tipici di una miniera) completerà la testimonianza mineraria. In questo contesto, oggi alle 15.30 si svolgerà la “Sfilata dei Canopi”. Da dire che, per restare in tema di miniere e minatori, nei primi giorni dei Mercatini, Sandro Zampedri aveva sfilato con un’antica montura da cerimonia del minatore, divisa che era appartenuta al bisnonno, che come tanti altri lavorava nelle miniere di Pergine e dintorni. Con quella “divisa” completa di copricapo, fregi e bastone, aveva attirato l’attenzione di tutti.

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