Parco urbano progettato dagli studenti del Curie 

Nell’ambito dell’alternanza scuola - lavoro verrà realizzata prima la mappatura e poi elaborate le proposte per l’area tra la strada del Rastel e la Statale 47


di Roberto Gerola


PERGINE. Sarà elaborato un progetto a scopo didattico, per realizzare un parco urbano considerando l’ampia fascia dei Paludi. In particolare quella che comprende la strada del Rastel (ai piedi dei rilievi da Masetti al Braito) e le campagne da via Paludi alla Statale 47.

Il progetto si rifà alla pagina di “storia antica” che narra di come un tempo il torrente Fersina avesse il proprio tracciato non in direzione di Trento, ma deviasse nella in direzione del lago di Caldonazzo del quale era immissario, attraversando appunto la piana (i Paludi) di San Cristoforo. Il progetto parla dell’ex alveo fersinale, di zona Paludi e di biodiversità con l’elaborazione di una mappa dei servizi eco sistemici associati ai vari usi del suolo. Ad occuparsene gli studenti di due classi di altrettanti indirizzi scolastici del “Marie Curie”: la 4B del Liceo scientifico e la 3a Cat (ex geometri).

Si tratta di una iniziativa nell’ambito dell’alternanza “scuola – lavoro” che va sotto il nome “Ma.Va.Pian” (acronimo di mappatura, valutazione e pianificazione dei Servizi ecosistemi) che trova il finanziamento di Caritro e che vede al lavoro per analoghi progetti anche scuole di Cavalese (“Rosa Bianca”), Borgo (“Degasperi”), Istituto del Primiero e alcune scuole medie della Valsugana. La scelta è caduta su scuole di centri ai bordi del Gruppo del Lagorai. Ciascuna scuola avrà una propria area da studiare e sulla quale elaborare un progetto in via sperimentale. Il progetto che ha vinto il bando emesso dalla Caritro, è stato presentato l’altra sera (a studenti e genitori) al “Curie” dai docenti autori della stesura del programma.

Hanno illustrato l’argomento i docenti Marina Taffara, Stefano Amato e Luciano Bassi (più Roberto Barra assente per indisposizione). Dalle prime considerazioni è emerso che i “Servizi ecosistemici” sono gli elementi naturali che forniscono il supporto alla vita (ciclo dei nutrienti, formazione del suolo, produzione primaria), l’approvvigionamento (cibo, acqua, combustibile) e la regolazione (clima e maree, depurazione eccetera). E’ stato anche specificato che l’idea è venuta dall’intervento che la città di Valencia (in Spagna) ha effettuato in centro città spostando l’alveo del fiume Turia che da problema (inondazioni costanti) è divenuto risorsa (giardino) di 110 ettari.

Il progetto durerà due anni: con la 3A ad occuparsi più da vicino del “terreno” (mappatura e poi progettazione del parco urbano) e la 4B dell’ambiente naturalistico studiando e pianificando i possibili risvolti positivi in termini di servizi eco sistemici di un paro urbano ai piedi del Lagorai sul vecchio alveo fluviale del Fersina fino al lago. Dopo la formazione dei docenti (32 ore, già effettuata) su alcune tematiche, le due classi lavoreranno in parallelo e poi insieme (150 ore) in classe e con uscite sul territorio.

Per i ragazzi è indubbiamente un momento formativo importante, perché verrà loro richiesto di esporre il lavoro svolto ad esperti esterni e di rielaborare quanto hanno scoperto con altri studenti che non conoscono. La fase finale del progetto è quella di diffondere e comunicare a tutti gli attori locali i risultati tecnici, il percorso didattico e di crescita che ha coinvolto i ragazzi. Il progetto si concluderà con una pubblicazione globale.

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