Multa solo sospesa l’Agro Irriguo pronto per un altro ricorso 

La sanzione era sta comminata al consorzio per irregolarità dell’opera di presa che però era stata manomessa da ignoti


di Roberto Gerola


PERGINE. Sempre più confusa dal punto di vista burocratico, la situazione per l’opera di presa che l’Agro Irriguo Perginese utilizza sul torrente Fersina.

Le puntate d i una sorta di telenovela con protagonisti appunto l’Agro Irriguo da una parte e la Forestale dall’altra, si susseguono senza trovare l’epilogo almeno per ora e sono già quattro mesi che gli incartamenti si ammucchiano.

L’Agro Irriguo era stato multato per la manomissione da parte di ignoti dell’opera di presa. Erano state, strappate le chiusure di sicurezza e i misuratori della portata. L’Agro, causa la manomissione appurata dalla Forestale, era stato sanzionato (1.300 euro). Denuncia ai carabinieri (da parte dell’Agro) per il danno subito e quindi Agro stesso non responsabile dell’evento, era stato il primo degli atti successivi alla sanzione. Viste le “accuse” di presunte irregolarità formulate dalla Forestale (insieme alle agenzie provinciali di settore), l’Agro aveva presentato una lunga serie di documenti (relazioni, prospetti, dichiarazioni, progetti) per altro già di volta in volta inviati in Provincia, sugli interventi effettuati.

«Risalgono - ci spiega Luigino Laner (presidente dell’Agro) - al 2008, al 2010 e poi al 2016. Sono relazioni che fanno seguito agli interventi che la Provincia stessa aveva richiesto e che noi avevamo eseguito. Adesso emerge che saremmo in una situazione irregolare nonostante gli interventi eseguiti, documentati e approvati. Tra l’altro, 15 anni fa, l’allora dirigente del settore non aveva ritenuto necessario consegnarci la targhetta identificativa della concessione (sostanzialmente il numero riportato sul documento cartaceo), da apporre all’opera di presa. Ora ce la chiedono».

Poi aggiunge ancora: «Già dieci anni fa si parlava di un tubo abusivo (tale da decenni) che prelevava acqua irrigua (non nostro, ovviamente) e non si è fatto nulla, tanto che è ancora lì. Ci dicono che preleviamo con opere irregolari, quando abbiamo eseguito tutto quanto prescritto. Tra l’altro, appena ci è arrivato il verbale per l’opera di presa “strappata” abbiamo provveduto subito, anche se l’accertamento risaliva a un mese prima e nessuno ce lo aveva comunicato. L’ammenda di 1.300 euro è stata solo sospesa nonostante le relazioni sugli interventi presentati in tempo. Rischiamo così di doverla ancora pagare, forse solo ridotta come importo, perché la irregolarità sarebbe per l’acqua di sfioro della vasca di decantazione che va nel canale irriguo per qualche metro e poi nella Fersina: da sempre e così e il progetto (approvato) lo dimostra. Comunque, la decisione è sempre quella: faremo ricorso».













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