I vandali sfondano i vetri dell’autorimessa dei pullman 

Alla stazione intermodale. Distrutta la quasi totalità dei 48 oblò del deposito mezzi di Trentino Trasporti in via Celva: dubbi sull’effettivo funzionamento della videosorveglianza


ROBERTO GEROLA


PERGINE. Sono 48 i vetri (pur in plastica robusta) che danno luce all’edificio che in via Celva è utilizzato come deposito degli automezzi di Trentino Trasporti. Su 48, ben 44 sono stati sfondati. Il danno è consistente anche perché sono doppi. Vandali naturalmente gli autori del gesto. L’edificio deposito dei pullman di linea era stato costruito una quindicina di anni fa unitamente al nuovo centro intermodale demolendo la stazione ferroviaria relativamente al complesso più a sud (comprendeva bar e campi bocce). E si può ben dire che in questi quindici anni di vita il centro intermodale è stato oggetto di numerosi vandalismi: soprattutto scritte nei locali di collegamento sotto la linea Fs, ma anche nelle scale di accesso specialmente oltre la linea Fs e la strada (via Celva) che corre appunto tra le campagne e i binari. Ma anche i servizi igienici non sono stati risparmiati dalle mani dei soliti vandali, al punto che sono stati chiusi al pubblico e l’accesso limitato a quanti sono in possesso del biglietto o dell’abbonamento.

Luogo non sorvegliato

Anche il deposito dei pullman è stato ora preso di mira rompendo gli oblò delle saracinesche poste come entrate e uscite dei pullman. Un luogo non sorvegliato e con la campagna attorno facilmente accessibile dalla strada di via Celva poco illuminata. È vero che la zona è video sorvegliata, ma a quanto pare sul funzionamento del “grande fratello” ci sono alcuni dubbi. C’è chi sostiene che svolgono regolarmente il loro compito, altri invece dichiarano apertamente la loro inutilità, in quanto sono “finti”, non videoregistrando nulla. Controllare la zona sembra quindi un’impresa ardua. Via Celva è una strada poco frequentata in quanto è a servizio soprattutto delle campagne, oltre che appunto dei pullman che vengono messi in garage la sera o prelevati al mattino. L’illuminazione è limitata a quella della stazione intermodale stessa e quindi chiunque ha mano libera. Tanto più che le case di abitazione sono distanti, nel tratto che si collega con la strada lungo la statale.

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