Fornaci, la nuova viabilità preoccupa i residenti

PERGINE. Anche Fornaci nel giro d’ascolto del sindaco Roberto Oss Emer, insieme al fiduciario Angelo D’Amico. La popolazione residente è di 45 unità, ma a quanto pare alla località mancano non poche...



PERGINE. Anche Fornaci nel giro d’ascolto del sindaco Roberto Oss Emer, insieme al fiduciario Angelo D’Amico. La popolazione residente è di 45 unità, ma a quanto pare alla località mancano non poche cose, questo almeno ascoltando le richieste presentate dai residenti. Anche qui, un minimo di parcheggio magari unito a un piccolo parco giochi.

Il problema

«Non abbiamo un luogo dove trovarci - è stato detto - e abbiamo solo la strada (la Pergine – Roncogno) che attraversa l’abitato ed è anche pericolosa (velocità) e da riassaltare in alcuni tratti».

Fornaci ha alcuni aspetti in comune con Roncogno ed è il caso della nuova viabilità che si allunga poi al Ciré. Il prospettato ponte sul Fersina (tra una sponda e l’altra all’altezza della casa Corona) che metterà in collegamento la piana dei Fonsoccheri (a sud di Fornaci) con il Ciré dovrebbe essere raggiunto utilizzando le stradine nelle campagne tra Fornaci e Roncogno.

La nuova viabilità

L’altra sera, Oss Emer ha illustrato alcune modifiche al tracciato apportate in questi giorni. Tra l’altro via Campilonghi (unisce la strada per Roncogno con viale Dante attraverso le campagne) sembra destinata a essere declassata o per lo meno riservata ai mezzi agricoli dei frontisti e alle bici. Inoltre, la zona a ridosso delle linea ferroviaria è interessata anche alla futura ciclabile provinciale. Fornaci è interessata anche alle strade via Celva e via Maoro che sono collegamenti con Pergine centro, spesso utilizzate a piede. E sono entrambe in situazione disastrose, sia per il fondo stradale che per la ristrettezza. Via Celva è tutta in terra battuta. Parte dal sotto il cavalcavia di via Rosmini, corre lungo la linea ferroviaria per poi girare ad angolo retto per sbucare su via Maoro. Via Maoro parte da via Rosmini (corre lungo la statale ed angolo retto, all’altezza dell sottopasso per arrivare a Fornaci) gira verso viale Dante. Il tratto fino al sottopasso è pure in terra battuta. Entrambe si è detto sono strette, ma vi si consente il transito ai pullman che devono raggiungere il garage deposito. Ma incontrare uno dei questi automezzo rappresenta un pericolo: incrociare un pullman alla guida di un auto è un dramma, ma anche in moto e pure a piedi. Non ci sono marciapiedi ed eventuali slarghi sono la campagna. E non ci sono risorse per provvedere. R.G.













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