PERGINE. La scuola secondaria Tullio Garbari ha aderito all’iniziativa “Giornata mondiale del clima” organizzando, per l’intera mattinata, dei laboratori nei quali gli studenti, divisi in gruppi di lavoro composti da alunni di prima, seconda e terza, hanno realizzato degli elaborati sulle varie tematiche riguardanti il cambiamento climatico. «Nei giorni precedenti – ricorda la dirigente Antonella Zanon - le classi sono state preparate ad affrontare il tema attraverso la visione del film documentario “Punto di non ritorno” con Leonardo di Caprio, e seguendo lo strumento “think-puzzle-explore” hanno formulato domande–problema, poi “esplorate” il venerdì».

Gli alunni hanno partecipato con serietà, sensibilità e desiderio di portare il proprio contributo con idee e soluzioni nuove, approfondendo varie tematiche: le forti responsabilità umane relative all’estinzione di intere specie, animali e vegetali; i disastri ambientali, l’inquinamento atmosferico e dei bacini idrici, le gravi ripercussioni sulla salute umana; i fenomeni emergenti che ci avvicinano al punto di non ritorno; le azioni da percorrere per sensibilizzare gli adulti sul tema.

I lavori di gruppo

Nell’ultima ora, le classi sono scese in auditorium e hanno illustrato i risultati dei lavori di gruppo. In quelli realizzati in mattinata, tutti originali, gli studenti hanno sottolineato l’importanza di ogni nostra azione quotidiana, ricordando l’appuntamento della prossima conferenza Onu sul clima di settembre, in cui i Paesi del mondo dovranno impegnarsi contro il cambiamento climatico.

Alcune classi hanno aderito alla giornata di manifestazione al teatro di Pergine con cartelloni e scritte riportanti “Save The Future”. L’attore dello spettacolo “Mio fratello rincorre i dinosauri” li ha informati che il regista era a Trento per partecipare alla marcia e ha voluto essere fotografato con i ragazzi per sostenere il cambiamento. Alla politica, a chi può decidere per il loro futuro, gli studenti delle Garbari chiedono di agire subito per limitare le emissioni a effetto serra perché, dicono preoccupati, non c’è tempo da perdere. F.V.