Centa: addio monsignor Bortolini 

Sepolto nel paese dove nacque 82 anni fa. Funerale celebrato dall’arcivescovo



CENTA S. NICOLÒ. Nel pomeriggio di giovedì 10 gennaio, è stato sepolto nella “sua” Centa S. Nicolò, dov’era nato il 31 ottobre del 1936, monsignor Marcello Bortolini. Ha presenziato la celebrazione della santa messa della liturgia funebre l’arcivescovo Lauro Tisi alla presenza di altri 10 sacerdoti tra i quali un suo grande amico bavarese (arrivato a Trento in treno e a Centa in pullman) e al parroco don Emilio Menegol. Nell’omelia il vescovo ha ringraziato monsignor Bortolini per il suo servizio di «missionario fra gli emigrati in Germania. Un uomo di poche parole ma che sapeva trasmettere grande fede». Ha altresì rammentato che proprio a Natale aveva condiviso con lui il pranzo all’infermeria del Clero. Parole di profondo ricordo e di amicizia le ha pronunciate don Silvio Pradel e il ringraziamento è giunto da rappresentanti di quasi tutte le comunità che nel suo servizio sacerdotale lo hanno conosciuto ed apprezzato in Trentino. Molte le persone che hanno riempito la chiesa parrocchiale di S. Nicolò per partecipare all’ultimo saluto e che l’hanno poi accompagnato alla sepoltura al cimitero.

Ordinato sacerdote nel marzo del 1961 don Bortolini era stato per cinque anni vicario parrocchiale a Borgo Valsugana, Civezzano e Brentonico. Dal 1966 al 2003, quindi per ben 37 anni, era stato punto di riferimento dell’emigrazione in Germania, nelle città di Ludvigschafen, Brema e Dusseldorf. Era una guida preziosa di promozione religiosa e umana, in particolare per chi dall’ambiente rurale-agricolo si accostava alla diversa e a volte difficile realtà industriale tedesca. Al suo ritorno in Italia, come pensionato fece il collaboratore decanale a Levico Terme, il parroco di Ischia e Tenna (2005-2008) e il collaboratore alla chiesa di S. Chiara a Trento. Dal 2010 viveva all’infermeria del Clero di Trento dove si è spento l’8 gennaio. (g.m.)













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