Ok alla nuova funivia Navalge - Valbona 

Moena, approvato all’unanimità il bilancio della società che punta a realizzare nel 2019 l’impianto di risalita da 11 milioni


di Gilberto Bonani


MOENA. Approvato all’unanimità il bilancio della società Funivia Moena che entro l’inverno 2019 punta a realizzare il nuovo impianto di collegamento da Navalge (centro paese) a Valbona, stazione intermedia sull’Alpe Lusia. Soddisfatto il presidente Maurizio Sommavilla che ha potuto annunciare ai soci la conclusione del lungo e travagliato iter amministrativo. In autunno sarà pubblicato il bando europeo per assegnare i lavori, in primavera apriranno i cantieri e per il dicembre 2019 è in programma il primo viaggio inaugurale sulle navette che collegheranno il parcheggio di Navalge alla vicina area sciistica. Il costo complessivo dell’opera è di 11 milioni, 226 mila euro finanziata per cinque milioni dalla Provincia di Trento, tre milioni 599mila arrivano dall’azionariato locale esteso alla popolazione. La somma rimanente verrà da un mutuo decennale stretto con le banche. «E’ stato fatto un lavoro molto attento sulla sostenibilità dell’opera - ha spiegato il presidente della società Maurizio Sommavilla - opera che non solo deve chiudere in pareggio, ma dare anche utili. Le nostre previsioni sono state vagliate dal Navip (Nucleo analisi valutazione investimenti pubblici) quindi possiamo affermare che l’impianto da realizzare poggia su basi solide».

Il collegamento Navalge – Valbona rientra nella categoria chiamata “progetto di finanza” cioè infrastrutture di rilevanza pubblica (in questo caso per ridurre il traffico) in cui concorrono capitali pubblici e privati. «La nuova funivia tra Moena e gli impianti del Lusia – ha detto il presidente Ugo Rossi, intervenuto nella seconda parte della riunione - è un esempio di come siano cambiati i tempi e le sensibilità, non solo degli operatori turistici ma anche della amministrazione pubblica provinciale. Con questa iniziativa, (la prima in ordine di tempo nella realtà trentina), c’è l’opportunità di governare il territorio e di essere protagonisti del proprio futuro, sfruttando le sinergie e le capacità di investimento degli operatori privati e dell’ente pubblico». L’invito quindi del presidente a credere nella collaborazione tra pubblico e privato, soprattutto in presenza di finanze limitate. «Questa strada – ha concluso Ugo Rossi - consente e consentirà anche in futuro di trovare risorse necessarie per progetti strategici del territorio». Al termine dei lavori è arrivato anche l’invito a osare, a scommettere maggiormente su progetti e sulle opportunità che la finanza locale può offrire, anche destinando una quota del gettito fiscale a progetti di sviluppo, sempre finanziati con capitali pubblici e privati. Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente Sommavilla. «Non sarà certo il nuovo impianto a risolvere i problemi di Moena – ha detto con convinzione – ma il nuovo nascerà da un rinnovato spirito imprenditoriale attento all’ambiente e alla mobilità sostenibile». Infine un ringraziamento è andato alla Provincia autonoma di Trento per l’impegno e l’efficienza dimostrate durante l’alluvione di inizio estate. L’impegno di centinaia di persone, tra Protezione civile, vigili del fuoco, cittadini e tecnici ha consentito in soli dieci giorni di rimediare a una emergenza che rischiava di mettere in ginocchio Moena e compromettere l’intera stagione turistica.















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