Nuovi vertici per la società  dell’Eurotunnel

Trento. Da oggi l’italiano Gilberto Cardola e l’austriaco Martin Gradnitzer sono i due nuovi amministratori della società Bbt Se. Prendono il posto di Raffaele Zurlo e di Konrad Bergmeister, usciti...



Trento. Da oggi l’italiano Gilberto Cardola e l’austriaco Martin Gradnitzer sono i due nuovi amministratori della società Bbt Se. Prendono il posto di Raffaele Zurlo e di Konrad Bergmeister, usciti di scena dopo le polemiche delle settimane e mesi scorsi. Ieri la scelta del consiglio di sorveglianza (Cds). Entrambi i membri del consiglio di gestione sono manager di provata esperienza nel settore. Cardola, ad esempio, era attualmente direttore gestione commesse di Italferr (società del Gruppo Ferrovie dello Stato).

Un grazie per quanto fatto in merito all’Eurotunnel è arrivato ieri all’indirizzo di Bergmeister dall’assessore provinciale ai trasporti, Daniel Alfreider e dal governatore tirolese Günther Platter. Il progetto della galleria di base del Brennero riveste un’enorme importanza per l’intera economia dell’Europa. Un dato drammatico e particolarmente preoccupante che dimostra quanto sia importante questa galleria per la popolazione lungo la linea del Brennero tra l’Italia e l’Austria? Lo scorso anno, quasi 2,5 milioni di autocarri hanno attraversato il Brennero. Si tratta di un numero maggiore rispetto alla somma degli autocarri che hanno attraversato i passi alpini di Svizzera e Francia insieme. L’Eurotunnel sarà di grande utilità per molte generazioni future. «I partner italiani ed europei portano avanti l’intera operazione con la massima professionalità, all’insegna della stabilità e della continuità possibile e che ci si aspetta, a favore e nel rispetto del progetto, degli uomini che da molti anni vi sono impegnati, dei residenti e, naturalmente, nell’interesse dei contribuenti», così il Cds. A breve sarà stata scavata la metà dei complessivi 220 chilometri del sistema galleria complessivo, incluso il cunicolo esplorativo e di soccorso; si procede su tutti i fronti, riuscendo ad affrontare anche le sfide più complesse che la montagna presenta. Nel 2028 i primi treni attraverseranno il collegamento ferroviario più lungo del mondo e, da allora, l’asse del Brennero potrà liberarsi definitivamente della vera e propria valanga di traffico che ora lo sta travolgendo.













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