«Viabilità Alta valle, ancora troppi nodi» 

Romeno, l’abbattimento della casa in centro ha eliminato una strozzatura, ma i problemi, dice Fattor, sono anche altrove


di Giacomo Eccher


ROMENO. “Aria” nuova nel centro di Romeno, ma non per il traffico che deve sempre fare i conti con una seconda strozzatura, questa sì impossibile da eliminare. Ma qualcosa è cambiato per la vivibilità del paese ed il sindaco Luca Fattor, che nonostante le tante opposizioni ha fermamente voluto portare in porto l’abbattimento dell’immobile che era da anni pericolante, si gode questo primo risultato, ma senza enfasi.

«Infatti, non ho mai pensato che abbattendo la casa avremmo risolto il nodo viabilità principale a Romeno. Questo intervento è stato fatto per ragioni di sicurezza, ma anche per ridare un volto nuovo e più vivibile al nostro centro storico di fianco alla piazzetta Romana. Ma per la viabilità dell’Alta Anaunia serve ben altro» - afferma il primo cittadino.

Torna così a farsi strada l’idea della variante fuori dell’abitato, una circonvallazione che possa consentire di risolvere alcune strozzature della SS 43 Dir Dermulo – Fondo a Romeno ma anche per Cavareno, ecc. Nodi – ricorda Fattor – che peraltro incominciano dalla mancata rotatoria di Dermulo, un incrocio che oggi come oggi è il primo vero ostacolo per il collegamento viario tra l’Alta Valle di Non e l’asse Cles – Trento. Un altro nodo è a monte di Sanzeno con i tornanti prima di Malgolo, dove, quando si incrociano due tir, la circolazione si blocca in attesa delle manovre che i mezzi pesanti devono fare per riuscire a passare.

«Le soluzioni ci sono e non sono né particolarmente costose né impattanti, ma bisogna intervenire. Come sindaci - aggiunge Fattor - stiamo pensando ad una presa di posizione comune sulla viabilità dell’Alta valle, perché così non può continuare. Il giusto impegno per il rilancio dell’economia deve considerare anche la viabilità che risale al tempo dell’Impero d’Austria».

Tornando a Romeno, l’abbattimento dell’edificio (con salvataggio dell’affresco attribuito a Mattia Lampi, padre del più noto Giovanni Battista, consente, come annunciato a suo tempo dal primo cittadino, di realizzare un complesso intervento urbanistico che oltre ad un parcheggio pubblico può ipotizzare, se ci sarà un concreto interessamento di censiti, anche un parcheggio pertinenziale interrato con una ventina di stalli a disposizione di residenti che abitano nelle vicinanze e che non hanno, attualmente, un posto macchina.













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