sporminore 

Rinnovata la benedizione del sale 

«Tra noi e Dio la Cooperazione, per costruire qualcosa di grande»



SPORMINORE. «Dopo aver suonato le campane del mezzodì e aver consumato il frugale pasto delle ore undici ci ritroviamo in piazza, davanti alla Famiglia Cooperativa, per la benedizione del sale». Sono passati più di 120 anni da quando questo passaggio è stato impresso nel libro verbale della cooperativa di consumo di Campodenno, ma ieri pomeriggio il tempo sembrava essersi fermato a quel lontano 1896. Nella giornata di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali domestici, la benedizione del sale in “Famiglia” ha fatto tappa a Sporminore. Un appuntamento con la tradizione tornato d’attualità 10 anni fa grazie alla Famiglia Cooperativa Primanaunia, realtà creata a fine anni ’90 dall’unificazione delle “Famiglie” di Campodenno, Sporminore e Vigo di Ton.

Prima del momento più atteso della benedizione, affidata a monsignor Fabien Raharilamboniaina, vescovo della Diocesi di Morondava in Madagascar, c’è stato spazio per gli interventi delle numerose autorità accorse a questa importante ricorrenza. «Oggi siamo riuniti in nome della cooperazione, che ha saputo portare la nostra valle e il Trentino ai livelli d’eccellenza attuali, partendo dai momenti difficili di fine Ottocento - ha esordito il presidente della Famiglia Cooperativa Primanaunia, Giuseppe Dalpiaz - con la benedizione del sale, infatti, si mettevano sotto la protezione di Dio l’economia e la vita delle famiglie».

Un lungo applauso dedicato all’ideatore dell’iniziativa, Ottorino Angeli ex presidente della Cooperativa, ha preceduto l’intervento del sindaco di Sporminore, Giovanni Formolo: «Questa tradizione è legata al senso del limite, nel senso che il singolo, una volta raggiunto il proprio limite, si affida al Signore. Tra il singolo e il Signore c’è però uno spazio, occupato dalla cooperazione, che sta nel riuscire a costruire insieme qualcosa di più grande». La parola è quindi passata a Silvano Dominici, presidente della Comunità della Val di Non, che ha evidenziato il senso di responsabilità che sta dietro la scelta di acquistare nel negozio di paese. Si sono poi succeduti gli interventi del consigliere provinciale Lorenzo Ossanna, di Walter Facchinelli, vicepresidente della Federazione per il settore consumo della Cooperazione Trentina, dell’ex senatore Franco Panizza, di Claudio Eccher e del presidente del Bim dell’Adige Donato Preti.

È stata quindi la volta della celebrazione da parte di monsignor Fabien Raharilamboniaina, che ha benedetto il sale e gli animali. Una presenza non casuale, quella del vescovo di Morondova. L’usanza ha infatti una valenza solidale: quanto ricavato dalle offerte per le confezioni di sale benedetto, sarà devoluto all’associazione “Amici del Madagascar”. Un gesto utile a portare avanti un progetto dalla doppia valenza, come spiegato dalla presidente Rita Cattani: «Nel 2017 la Primanaunia è diventata partner ufficiale della costruzione di un’azienda agricola, che sosterrà sei centri medico-sanitari a Mahabo, nella Diocesi di Morondava». (f.b.)













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