La musica abbraccia la solidarietà 

Val di Non Live Aid. Organizzato da MelaMango con l’aiuto dei Gruppi Giovani di Ville d’Anaunia, è un evento per sostenere le attività che la onlus di Taio porta avanti in Africa tra cui un orfanotrofio che accoglie 450 bambini


Fabrizio Brida


Cles. Val di Non Live Aid: quando la musica incontra, e abbraccia, la solidarietà. Perché l’evento, voluto e organizzato da MelaMango, la onlus con sede a Taio che si occupa di aiutare i bambini del Kenya a crescere al sicuro e a formarsi, servirà a sostenere le attività che con passione, impegno e tanto cuore l’associazione continua a portare avanti in Africa.

E a qualcuno tra i più nostalgici, leggendo il titolo dell’evento, potranno venire i brividi lasciando viaggiare la mente fino al 1985 e al più grande evento rock della storia.

Sarà anche l’occasione per veder lavorare insieme i Gruppi Giovani di Ville d’Anaunia – il Gruppo Giovani Tuenno e il Gruppo Giovani 4 Ville, guidati da Gianmarco Valentini e Alessia Odorizzi – uniti nell’organizzazione di una manifestazione così importante e nell’intento comune di fare del bene. Perché farlo insieme ha tutto un altro sapore.

Al Centro per lo Sport

Val di Non Live Aid, in programma sabato 25 maggio al Centro per lo Sport e il Tempo Libero di Cles, non sarà solo un concerto. E non sarà solo solidarietà. Non sarà nemmeno solo voglia di stare insieme per fare beneficenza. Il Live Aid noneso sarà tutto questo e molto di più.

Giuliana Cova, presidente di MelaMango, ha voluto ringraziare anche da parte di padre Francis Gaciata, che in Kenya gestisce l’orfanotrofio Shalom Home, tutti i volontari coinvolti: dai Gruppi Giovani all’amministrazione comunale, dai Nuvola alla Valium Band, fino ai coordinatori Flavio Valentini e Matteo Lorenzoni. «Se la nostra associazione è viva è anche grazie a loro – ha dichiarato in conferenza stampa –. MelaMango è un albero con tanti rami e tante gemme, rappresentate dalle persone che credono nei nostri progetti. Da qui nasce l’impegno dei giovani nel portare avanti l’obiettivo di offrire linfa alle gemme di altri Paesi, lontani ma sempre più vicini». La presidente ha quindi ricordato il grande lavoro svolto nella struttura che accoglie 450 giovani kenioti, garantendo loro formazione e la possibilità di costruirsi un futuro. Un “paradiso all’interno dell’inferno” che un po’ alla volta camminerà con le proprie gambe, grazie anche alla fattoria realizzata in nome di Davide.

L’entusiasmo dei ragazzi

Entusiasti di far parte dell’iniziativa sono i giovani di Ville d’Anaunia. «Abbiamo accettato con piacere la proposta di creare una festa a scopo benefico, un motivo di aggregazione per tutta la valle» ha detto Gianmarco Valentini.

Portolan & C.

Venticinque anni dopo il debutto sul palco dell’Arcivescovile, Igor Portolan con la sua Valium Band proporrà un vasto repertorio di musica rock, quasi esclusivamente italiana, dagli anni ‘60 ai giorni nostri. «Per il nostro gruppo che è nato nel ‘94 proprio per fare beneficenza – ha spiegato Portolan – è stato automatico e un onore accettare l’invito. Proponiamo un repertorio molto ampio perché la solidarietà non ha età».

Il patrocinio del Comune

L’evento ha avuto anche il patrocinio del Comune di Ville d’Anaunia. «Sono contento di vedere i nostri Gruppi Giovani lavorare insieme sotto il cappello della solidarietà – ha dichiarato il sindaco Facinelli –. Chissà che non possa nascere così un appuntamento fisso della primavera nonesa».

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