Insieme al Fai da Spinazeda  ai palazzi più prestigiosi di Cles 

La Giornata di Primavera. Torna nel capoluogo della Val di Non dopo dieci anni di assenza. Tra le tappe del percorso di domenica ci saranno anche l’ex albergo Savoia, il maestoso noce di via De Gasperi e il convento di Sant’Antonio


Fabrizio Brida


Cles. Le Giornate Fai di Primavera come occasione per conoscere e proteggere i luoghi più preziosi del proprio territorio, ma anche per apprezzarne la bellezza e, soprattutto, per riflettere su ciò che si può e si deve ancora fare.

Quest’anno sarà Cles a ospitare la ventisettesima edizione delle Giornate Fai di Primavera, evento che cerca di promuovere al meglio il patrimonio storico, artistico, naturalistico e culturale del nostro Paese.

L’itinerario

“Dal centro a Spinazeda, cuore dell’accoglienza a Cles” è il titolo del suggestivo itinerario di visite guidate, proposto nella giornata di domenica, che porterà a toccare con mano (e con gli occhi) uno dei rioni storici di Cles attraverso la scoperta dei principali punti di interesse: dai palazzi all’ex albergo Savoia, dal maestoso noce di via De Gasperi, eletto nel 2016 “Albero d’Italia”, al convento di Sant’Antonio e dei frati francescani, dove da anni è attiva una comunità di accoglienza.

I palazzi

Il percorso partirà però dal cuore del paese, ovvero dall’ex Palazzo di Giustizia e da Palazzo Assessorile, fino a giungere in via Trento, dove sorge quella che fu la dimora della famiglia Dal Lago.

Ma le Giornate di Primavera saranno anche l’occasione per dare ufficialmente vita al nuovo Gruppo Fai che, nato in Val di Sole nel 2015, con la primavera di quest’anno allargherà la propria zona operativa alla vicina realtà nonesa, prendendo quindi il nome di “Gruppo Fai Val di Sole e Val di Non”.

«Abbiamo voluto realizzare un percorso culturale che valorizzi il borgo di Cles in maniera originale, partendo da Spinazeda – ha spiegato Lorena Stablum, responsabile del Gruppo Fai Val di Sole e Val di Non –. L’obiettivo è di aprire al pubblico beni che non è possibile visitare, dandone un valore sociale e declinando l’aspetto comune dell’accoglienza sono vari aspetti».

Le Giornate Fai torneranno dunque nel capoluogo noneso dieci anni dopo. In quell’occasione, nel 2009, era stato riaperto Palazzo Assessorile. «Da allora – ha sottolineato l’assessore alla cultura di Cles Vito Apuzzo – il palazzo ha assunto un’importanza sempre maggiore. Anche la Costituzione inserisce la tutela del paesaggio e degli edifici nei principi fondamentali».

Il capo delegazione Fai di Trento, Leonardo Debiasi, ha posto invece l’accento sulla crescita continua di questa importante realtà. «Contiamo quasi 2.000 iscritti a livello locale – ha dichiarato –. Tutti i volontari sono fondamentali per farci conoscere e per realizzare così tante iniziative. Nell’ultimo periodo abbiamo pensato a un nuovo modo di fare eventi: partire dai luoghi dell’arte per raccontare la nostra storia e la nostra società».

La parola è quindi passata al sindaco di Cles Ruggero Mucchi: «Il Fai ci porterà a Spinazeda, di certo non il salotto di Cles – ha detto –. Si tratta forse del luogo più depresso del paese, ma qui si potranno trovare aspetti autentici, con angoli sconosciuti e inaspettati. L’idea è che la visita possa costituire uno stimolo per intervenire e magari migliorare, così come accaduto 10 anni fa con la chiesetta di San Vigilio a Pez».















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