tuenno - “piazzarolada” con il botto  

In tremila per i Boomdabash 

Il concerto chiude la tre giorni della Pro Loco e del Gruppo Giovani 


di Fabrizio Brida


TUENNO. Quest’anno Piazzarolada è stata spettacolo puro. In ogni sua forma: dall’arte alla cucina, per arrivare fino alla musica, con i Boomdabash punta di diamante in una proposta di livello assoluto. Sabato scorso in piazza Liberazione erano circa 3.000 coloro che non si sono voluti perdere lo show del gruppo salentino nell’unica data trentina del proprio tour estivo. Quando sono saliti sul palco, i Boomdabash hanno invaso il paese con la musica e l’energia del nuovo album “Barracuda”. Degli autentici trascinatori, capaci di coinvolgere e sorprendere una folla festosa che si è lasciata travolgere da uno spettacolo vero, con giochi di luci ed effetti speciali a rendere ancora più incredibile il concerto. Nel momento poi in cui sono partite le note del tormentone dell’estate “Non ti dico no”, pezzo inciso con Loredana Bertè, la piazza intera si è unita alle voci dei ragazzi salentini sul palco.

Ma l’esibizione dei Boomdabash è stata soltanto l’apice di una manifestazione che in tre giorni di festa ha saputo toccare ambiti diversi sempre con proposte di qualità, grazie all’impegno di 10 associazioni e 150 volontari, con in prima fila la Pro Loco e il Gruppo Giovani, guidati da Viviana Leonardi e Gianluca Leonardi, e con la collaborazione del Comune di Ville d’Anaunia.

«Sono stati tre giorni impegnativi – dichiarano i presidenti di Pro Loco e Gruppo Giovani – e se è andato tutto per il meglio, bisogna ringraziare i tantissimi volontari che si sono dati da fare al massimo».

Il merito dell’organizzazione, condito da un pizzico di fortuna, è stato anche quello di essere riuscita a portare in Val di Non un gruppo di fama nazionale come i Boomdabash. «La fortuna – raccontano Viviana e Gianluca Leonardi – è stata quella di averli contattati e di aver bloccato la data una settimana prima che uscisse il singolo con la Bertè. Eravamo entrambi agitati perché le spese erano abbastanza alte e quando piove fino a due ore prima del concerto la preoccupazione è tanta. Poi però siamo passati dalla tensione, che ha preceduto in realtà tutte e tre le serate, all’euforia per la riuscita dell’evento».

Da sottolineare l’impegno del Gruppo Giovani, una trentina di ragazzi con una media d’età di 22 anni, che grazie a un buon fondo cassa sono riusciti a coprire in maniera quasi autonoma le spese per il concerto dei Boomdabash, assumendosi anche gran parte dell’organizzazione. «Credo che questo ci faccia onore – sostiene il presidente Gianluca Leonardi – di questi tempi è difficile trovare giovani che abbiano voglia di spendere tempo e soldi per gli altri. Di sicuro una cosa in comune con i Boomdabash ce l’abbiamo: l’amore per il proprio territorio». Del resto basta guardare le magliette che indossano per capirlo. Sulla schiena hanno scritto “Toel lè nos”, “Tovel è nostro”. Più “innamorati” di così…













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