In 500 a Passo Paradiso per rinnovare il patto per la pace 

Passo tonale. «Siamo qui riuniti in tanti per rendere omaggio e pregare insieme per i Caduti di tutte le guerre, rinnovando e ribadendo lo spirito di pace e fratellanza che dev’essere il fine ultimo...



Passo tonale. «Siamo qui riuniti in tanti per rendere omaggio e pregare insieme per i Caduti di tutte le guerre, rinnovando e ribadendo lo spirito di pace e fratellanza che dev’essere il fine ultimo di ciascuna nazione»: queste le parole di padre Giorgio Valentini alla 42ª Festa della Fratellanza, alla presenza di circa 500 persone. L’ex cappellano militare regionale della Guardia di Finanza è intervenuto all’incontro svoltosi ai 2.700 metri del Passo Paradiso, sopra il Passo del Tonale, a cavallo fra Trentino e Lombardia. Dove un tempo correva il confine insanguinato tra Italia e Impero austroungarico, si sono dunque ritrovati in amicizia e spirito fraterno, delegazioni di Kaiserschützen e Kaiserjäger del Tirolo, Schützen trentini e diverse centinai di Alpini in congedo della Val di Sole e della bresciana Val Camonica.

La manifestazione è stata organizzata dal Museo della Guerra di Vermiglio, guidato da Achille e Pina Serra, che hanno raccolto l’eredità del compianto Emilio, leggendario sergente guastatore e storico recuperante solandro, ideatore nel 1977 dell’incontro di amicizia tra uomini un tempo acerrimi nemici ed ora uniti sotto la bandiera comune dell’Europa.

La Festa della Fratellanza, svoltasi con collaborazione del Comune di Vermiglio, ha visto la presenza anche di numerosi sindaci solandri e dei consiglieri provinciali Job, Ossanna e Rossi. La sindaca di Vermiglio Anna Panizza ha sottolineato «l’importanza e l’attualità del tradizionale evento, celebrato in un posto denso di significato storico». Il colonnello dell’esercito austriaco e presidente della Croce Nera del Vorarlberg Erwin Fitz, che ha rimarcato «l’attualità di valori come la pace e l’amicizia fraterna fra i popoli: un messaggio decisamente forte che proviene da una terra dove la Grande Guerra fu veramente combattuta sulla porta di casa». Dello stesso avviso l’assessore regionale Claudio Cia: «Nella vita di tutti i giorni, tutti noi viviamo piccoli o grandi conflitti. Anche la politica, come ci hanno insegnato grandi pensatori come il professor Gianfranco Miglio, è conflitto. Tuttavia sta a noi – che siamo i principali attori delle nostre vite – far sì che dal legittimo scontro di idee si riesca a trovare una soluzione che sia in grado di portare ad un effettivo miglioramento per il bene di tutti». A. P.













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