In 28 mila col bus nel Parco dello Stelvio 

Val di Rabbi, un successo la stagione d’esordio del servizio di navetta. Costi coperti all’81% da biglietti e ticket parcheggi



VAL DI RABBI. Sono state 72 mila le persone che l’estate scorsa hanno visitato il Parco naturale dello Stelvio accedendovi dalla Val di Rabbi a piedi (61%) e con il servizio di bus navetta (39%). Fuori dal parco nello stesso periodo sono rimaste più di 18 mila automobili. Questi i dati salienti sulla prima stagione del servizio “Stelviobus” forniti ieri in Provincia.

Entrando nel dettaglio si scopre che da luglio a settembre ben 24.593 auto sono rimaste nei parcheggi a pagamento di Coler, Plan e Plazze dei Forni, mentre si sono ridotti in maniera significativa i parcheggi abusivi, tanto che quest’anno sono state elevate “solo” circa 70 multe. Nell’estate 2017, invece, l’imbocco del parco era segnato da migliaia di parcheggi ‘selvaggi’, circa 8 mila mezzi, quasi un terzo del totale. Nella sua stagione di esordio, il servizio navetta Stelviobus, servizio di mobilità sostenibile promosso dal Parco Nazionale dello Stelvio e Comune di Rabbi in collaborazione con l’Apt della Val di Sole, è stato utilizzato da 27.794 persone, a cui si aggiungono altri 43.696 visitatori saliti a piedi verso l’alta valle. Risultati che soddisfano anche gli operatori turistici, che hanno rilevato un incremento dell’attività.

«Grazie a Stelviobus e alla gestione dei parcheggi - ha detto Lorenzo Cicolini, sindaco di Rabbi e presidente del comitato di coordinamento e indirizzo del Parco dello Stelvio trentino - è stato eliminato l’inquinamento del traffico veicolare e il triste spettacolo, cui assistevamo negli ultimi anni, di auto parcheggiate ovunque in modo disordinato. Visitatori e residenti della Val di Rabbi hanno apprezzato il nuovo approccio al Parco nazionale, sostenendo la prima fase sperimentale, che ha ridato all’area purezza, tranquillità ed ha valorizzato la peculiarità e biodiversità della valle alpina».

«L’esperienza della val di Rabbi - ha evidenziato Claudio Ferrari, direttore del Parco - conferma che la sensibilità dei turisti è cambiata in questi anni e che scelte anche coraggiose pagano sia in termini di qualità dei servizi che dell’ambiente». «Il piano di mobilità green del parco dello Stelvio - ha aggiunto - ha precluso l’accesso delle auto alla provinciale nei pressi di Plazze dei Forni in direzione della località Plan e alla strada comunale all’altezza di Somrabbi verso il parcheggio Còler. Alla chiusura degli accessi è seguito Stelviobus, il servizio di autobus navetta, con l’obiettivo di fornire ai visitatori un’esperienza diversa e garantire un approccio sostenibile alla valle, che rappresenta la porta d’entrata ad alcuni dei luoghi più belli e suggestivi del Parco nazionale dello Stelvio”.

La risposta di turisti ed escursionisti, molti dei quali trentini, come abbiamo già detto è stata davvero positiva. Il parcheggio gratuito - organizzato con biglietteria e punto informazioni - è stato base di partenza per le varie navette e per i visitatori che sceglievano di percorrere a piedi il sentiero di fondovalle. Nel corso dell’estate sono state contate 18.300 le automobili parcheggiate in località Plazze dei Forni. Migliaia di veicoli non sono così entrati nell’area protetta. «Il che - ha commentato Ferrari - ha contribuito a rendere più tranquilla e apprezzabile l’intera area».

Contare le macchina parcheggiate è relativamente facile. Ma come hanno fatto quelli del Parco a contare le persone che sono passati per i sentieri? Grazie al conta-persone installato all’imbocco dei principali traciati: oltre 43.700 sono entrate nel Parco a piedi per ammirare le famose cascate di Saènt e ben 83.000 hanno attraversato il “ponte sospeso” sul torrente Ragaiolo. Le decine di migliaia di turisti hanno visitato poi le numerose malghe dell’alta valle ed esplorato le bellezze di un territorio unico. Gli occhi elettronici hanno registrato - ad esempio - 43 mila passaggi verso le Cascate (+21% in agosto rispetto allo stesso mese del 2017) e l’arrivo di 40 mila persone al Còler tra il 30 giugno e il 2 settembre.

In media, gli utilizzatori dello Stelviobus sono stati 311 al giorno in luglio e 542 in agosto.

Il bilancio si è chiuso in pareggio (o quasi) anche dal punto di vista finanziario: a fronte di una spesa per i trasporti di 173 mila euro sono stati incassati 108.000 euro per i biglietti delle navette e 34.000 euro per i parcheggi, con un tasso di copertura dei costi pari all’81%.

Il gradimento generale incontrato da Stelviobus - hanno concluso ieri in Provincia - consente di pensare già alla prossima stagione estiva e a un servizio ancora migliore.

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