Il primo astronauta italiano sarà a Taio il 20 marzo 

L’anniversario. Cinquant’anni fa lo sbarco sulla luna dell’Apollo 11. Per ricordarlo il Comune di Predaia con gli astrofili propone anche una mostra che sarà allestita a Casa Marta di Coredo 



PREDAIA. Il 1969 è stato l’anno in cui la navetta americana Apollo 11 ha fatto sbarcare i primi uomini sulla luna, ma anche di tanti altri eventi nella musica (i Beatles, i Led Zeppelin e l’incredibile evento di Woodstock), nella tecnica (i primi passi di internet tanto per citarne uno), e nella cultura e nella consapevolezza ambientalista che ancora oggi producono effetti sulla società.

Un anno importante, dunque, che l’amministrazione comunale di Predaia vuole celebrare con una serie di eventi che andranno avanti per diversi mesi da qui all’autunno inoltrato per dare consapevolezza alla cittadinanza, ed in particolare soprattutto ai giovani, del grande impatto che il 1969 ha avuto ed ancora ha nel nostro vivere quotidiano.

Tutto questo è il progetto “1969 – 2019, 50 anni fa il futuro”, presentato ieri in municipio di Predaia a Taio dall’assessore comunale alla cultura, Elisa Chini con l’esperto curatore di mostre Marcello Nebl e Mauro Melchiori, presidente dell’associazione astrofili Gemini di Predaia. Nebl sui cinquant’anni che ci separano dal 1969 sta preparando l’allestimento, a Casa Marta di Coredo, di una mostra evento in collaborazione con il Museo Civico di Rovereto che dal 5 luglio a metà ottobre occuperà i due piani superiori dello storico palazzo. Una mostra diversa, dinamica, curiosa, che coinvolgerà il pubblico in modo originale presentando vari aspetti di questi anni straordinari con documenti, cimeli, spartiti musicali, dischi, immagini, documentari e personaggi per dare l’idea, per flash, dell’impatto che quell’anno ha avuto nella società e nell’evoluzione del “nostro” mondo.

L’appuntamento

«Un incrocio di tematiche, il titolo della mostra spiega bene come il 1969 sia un anno fondamentale nella storia dell’uomo, capace di determinare un nuovo modo di essere umani a livello globale» ha spiegato Nebl con un particolare ricordo per un intenditore del periodo come era Cesare Marino Ruatti, docente e dirigente scolastico recentemente scomparso. Ma il 1969 è soprattutto l’anno dello sbarco dell’uomo sulla luna e così sarà di sapore “spaziale” il primo degli eventi nel calendario annunciato ieri dall’assessore Chini: l’arrivo a Taio di Franco Malerba, il primo astronauta italiano che sarà ospite in una serata pubblica ad ingresso libero che si terrà mercoledì 20 marzo alle 21 all’auditorium del Polo scolastico comunale.

Ne ha parlato diffusamente nella conferenza stampa Mauro Melchiori, che dieci anni fa (altro anniversario tondo) con alcuni amici ha dato vita all’associazione di astrofili Gemini che con sede in Predaia, si prefigge di diffondere e far conoscere nozioni ed emozioni legate all’osservazione degli astri con una dotazione di tre telescopi e un mega binocolo. «Facciamo serate e incontri anche nelle scuole. L’interesse verso l’astronomia dei giovani nei vari stadi di età e di livello scolastico è in grande crescita» - ha detto Melchiori, felice di poter dare il benvenuto a Franco Malerba in una serata che si annuncia memorabile e di grande interesse per tutti. Ad accompagnare l’astronauta, che attualmente vive a Parigi, ci sarà il giornalista e divulgatore scientifico Antonio Lo Campo, redattore della rivista “Nuovo Orione”, la Bibbia degli astrofili italiani. G.E.















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