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I quattro volti di Fratelli d’Italia 

Presentati ieri candidati delle valli del Noce: «Serve più sicurezza»



CLES. Quattro candidati equamente divisi tra uomini e donne, e l'ambizione di rappresentare in consiglio provinciale valori e le concrete aspettative delle valli del Noce. Così ieri a Cles, dall’alto della terrazza pensile del bar Centrale si è presentata la lista di Fratelli d’Italia che alle elezioni del 21 ottobre vede in lizza Francesca Gabos, bancaria di Cles, Orfeo Dallago, bancario di Tuenno, l'insegnante Iole Branz (Sanzeno) e l’artigiano Flavio Marinconz (Cavareno). Perché votare Fratelli d'Italia? «Perché è un partito nazionale con le radici nella destra cattolica e liberale. Ma soprattutto coerente perché immune dalle scappatelle tipo patto del Nazareno e l'attuale contratto di governo giallo verde», ha esordito il senatore Andrea De Bertoldi più che convinto sul buon risultato della lista in riva al Noce. «Non ci credeva nessuno ma lo scorso 4 marzo ho battuto il forte candidato locale Franco Panizza, e la cosa si può ripetere», ha ribadito attorniato dai candidati di valle e al fianco dell’ex questore D'Ambrosio, capolista a livello provinciale. Il senatore ha attaccato in primis le varie civiche (anche quelle della coalizione per “Fugatti presidente” in cui si muove Fdi) perché non hanno una referenza nazionale. «L'autonomia va benissimo ma se non c'è chi la difende a Roma tutti i giorni nelle istituzioni è a rischio sempre di più».

Francesca Gabos, che non ha precedenti esperienze politiche, ha l’obiettivo di «impegnarsi e lavorare per ridurre il gap economico attuale tra Trentino e Alto Adige». Di «troppe leggi e burocrazia da cui liberarsi» ha parlato Orfeo Dallago, mentre per Iole Branz, che dopo trent’anni di insegnamento nelle scuole primarie da alcuni anni lavora al carcere di Spini di Gardolo, «occorre investire di più e meglio sulla formazione dei giovani, gli adulti di domani». «Burocrazia da snellire» anche negli obiettivi di Marinconz che ha rilanciato l'idea del traforo del Peller per collegare in maniera efficace le valli di Non e Sole. Finale riservato all’ex questore D'Ambrosio per il quale alla base di ogni possibilità di sviluppo e di qualità della vita c’è la sicurezza. «Io ho promesso di impegnarmi per questo e se non potrò farlo me ne andrò», ha concluso. (g.e.)













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