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Corradini guida disabile in Bolivia 

L’alpinista è appena tornato dal trekking con 8 amici normodotati



RALLO. C’è chi ha il mal d’Africa e chi, come Corradini, soffre del mal …di Bolivia. Il Corradini di cui parliamo è Gianfranco, l’alpinista disabile che con una gamba sola lo scorso anno ha scalato l’Aconcagua, la vetta più alta delle Ande. Un’impresa al limite dell’impossibile che l’alpinista noneso (tra l’altro presidente della Sat di Rallo) presenterà oggi a Calavino in una serata del “Mese della Montagna” organizzato annualmente nella valle dei Laghi.

Corradini, oltre che parlare dell’Aconcagua, farà riferimento anche ad una sua impresa appena conclusa, il trekking di tre settimane in Bolivia come accompagnatore di otto amici che hanno voluto respirare il gusto dei Cinquemila. «Una bellissima gita tra amici, mi hanno chiesto di accompagnarli in una zona che io conosco e l’ho fatto volentieri» - racconta Corradini ancora frastornato dal cambio di fuso orario. È un’impresa anche il fatto che dei normodotati si facciano accompagnare e guidare da un disabile con una gamba sola a queste altitudini: «Effettivamente è così, ma per me è stato un vero piacere, la Bolivia ce l’ho nel cuore e dopo varie imprese ho allacciato tanti rapporti di conoscenza e di amicizia» - racconta Corradini.

Il gruppo (5 donne e 3 uomini oltre a lui) ha trascorso la maggior parte della trasferta facendo base di un bivacco non gestito raggiunto con gli asini da soma per portare vettovaglie e attrezzature. «Da lì ci muovevamo giorno dopo giorno salendo le vette della valle tra cui il Picco Austria, una cima da 5.340 metri» - racconta Corradini. Tanta montagna dunque ma anche turismo. Di certo la Bolivia sta crescendo come uno dei paesi più belli dell'America latina: con montagne, splendide e grandiose, a pochi chilometri dalla capitale, La Paz, che ne fanno meta ideale per gli amanti del trekking. Emozioni d’alta quota ma anche visitando il variopinto mercato de La Paz, la valle della Luna e Tihuanaco, sito archeologico disposto come un calendario dove veniva praticato il culto del sole. Per non parlare del lago Titicaca, quasi un mare in alta quota raggiungendo con barche di giunco l’isola del sole. (g.e.)















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