Cles, prospettive per i prossimi 20 anni 

Intervista al sindaco Ruggero Mucchi sul Masterplan: «Le scelte di oggi devono favorire uno sviluppo corretto e duraturo»


di Giacomo Eccher


CLES. La piscina? Al centro sportivo. I parcheggi? A piazza Fiera e all’ospedale. Il mercato? Nella futura piazza Anaunia, e così via per la pedonalizzazione del centro storico, che presuppone un complesso ridisegno della viabilità di gronda, e la collocazione dei servizi che riguardano non solo la borgata ma tutta la valle di Non, e non solo. Di questo si occupa, con schede analitiche su costi, finalità, fattibilità e ricadute pratiche il Masterplan, il poderoso quadro di prospettiva approvato all’unanimità dal consiglio comunale. Consiglio che nella stessa seduta, e sempre all’unanimità, ha anche reso esecutivo il Mobiltyplan, lavoro avviato già nella precedente amministrazione Flaim e poi affiancato, per le reciproche “interferenze”, con il più vasto Masterplan che delinea la Cles del futuro.

Ne abbiamo parlato con il sindaco Ruggero Mucchi per fare una sintesi dei due documenti che sono arrivati in porto (soprattutto il Masterplan) con un importante lavoro del pool dei tecnici incaricati ed un iter in varie fasi durato tre anni nel corso delle quali sono state coinvolte categorie, rioni, portatori d’interesse ed in genere tutti i residenti che hanno voluto dire la loro idea.

«Cles è alla vigilia di un passaggio epocale, la realizzazione della circonvallazione est (anche se non si sa ancora quando, ndr), un passaggio che apre scenari nuovi sul futuro. Adesso tocca a noi, ma riguarda anche chi verrà dopo, l’onore e l’onere di avere idee sulle novità che ne deriveranno e cogliere l’opportunità di questa che si può definire quasi una rivoluzione, attesa da decenni».

Un quadro d’insieme insomma in cui inserire come in un puzzle di logica e fattibilità, le opere pubbliche e le programmazioni future con scelte che abbiano appunto una logica di sistema, afferma il sindaco.

In definitiva – spiega – si tratta di avere già pronta nel cassetto e soprattutto nella mente un’idea per Cles che duri vent’anni ed oltre e far sì che le varie scelte adottate non rimangano fine a se stesse ma organiche ad uno sviluppo corretto e duraturo, e senza contraddirsi. «Ovviamente ci sarà sempre la facoltà di cambiare, il Masterplan non è una gabbia, ma il fatto di aver coinvolto la popolazione fin dalla prime fasi e tutte le sue espressioni in consiglio comunale rende questo uno strumento non della maggioranza di oggi ma dell’intera comunità» - sottolinea Mucchi. Temi concreti dunque per l’oggi ed il domani come la pedonalizzazione del centro storico. «È una delle ipotesi, il Masterplan ne delinea i pro e i contro, conseguenze e vantaggi e indica gli interventi collaterali necessari per rendere praticabile una scelta che in ogni caso va maturata e condivisa con chi in centro vive e lavora». I quadri definiti sono tanti e con dati stime di costo, e finalità. Ad esempio che futuro avranno gli immobili di proprietà comunale ora abbandonati come l’ex macello e l’ex caserma dei pompieri di via Diaz? «Cles ha un bilancio solido e non ha necessità di vendere proprietà che però vanno valorizzate per non disperderne il valore. Lo stesso per il Dos di Pez, l’area delle ex elementari destinata a verde, i parcheggi, ecc.».













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