Centro sportivo educativo il cuore batte a Tuenno 

L’attività instancabile del presidente regionale Diego Valentini, insegnante di educazione fisica in pensione, che coordina 200 società con 13 mila tesserati


di Giacomo Eccher


TUENNO. Il più recente è il corso di “Pet Therapy” avviato in questi giorni a Casa Sebastiano di Coredo, ma sono decine le iniziative e gli aventi che in Trentino, ed in Valle di Non, portano il marchio Csen (Centro Sportivo Educativo Nazionale). Presidente della sezione Trentino Alto Adige del Csen è il professor Diego Valentini, insegnante di educazione fisica in pensione da un anno dalla scuola media di Denno, dove ha insegnato per oltre trent’anni. È anche maestro di tennis ed istruttore con patentino federale e da anni è responsabile tecnico del Circolo Tennis Alta valle di Non che ha sede a Cavareno. Valentini, pur avendo a disposizione una sede a Trento presso la casa Coni, preferisce gestire la sua complessa organizzazione dalla sua abitazione di Tuenno. «Ormai si fa tutto o quasi con il telefonino e con il pc, quindi va benissimo anche da qui».

Delegato Csen fin dal 1987, da alcuni anni è presidente dell’organizzazione per il Trentino Alto Adige ma da quando è in pensione ha rilanciato alla grande l’ente, che in Trentino conta 200 società affiliate con 13 mila tesserati. Una dozzina di società sono anche nelle due valli del Noce, un territorio - afferma - che lascia intravvedere interessanti possibilità di iniziativa: «Ma senza invadere le Federazioni: noi ci occupiamo di sviluppare sport di nicchia ma per questo meno importanti e soprattutto con crescente appeal con l’unica finalità di promuovere la pratica sportiva per tutti». Valentini snocciola il lunghissimo elenco di sport e discipline riconosciute ed organizzate nel Csen che vanno dalle arti marziali (nelle varie branchie tra Judo, karate, Ju-Jitsu e Difesa personale) al parcour, uno sport che consiste nel correre superando qualsiasi genere di ostacolo con la maggior efficienza, velocità e semplicità di movimento possibile, adattando il proprio corpo all’ambiente circostante, naturale o urbano, attraverso corsa, salti, equilibrio, scalate, arrampicate, eccetera. Ma ci sono anche la danza, la cinofilia, l’equitazione, il fitness in ogni tipo di palestra, la ginnastica, il Kite, il Windsurf, la vela, mountainbike, tutto il settore “olistico” (massaggi, eccetera), gli sport acquatici, il paint ball, il running, il survival (corsi di sopravvivenza…) ma anche il tennis (lo sport di cui Valentini è maestro federale) e perfino l’aeromodellismo.

«Come vede il lavoro non ci manca e nemmeno le complicazioni burocratiche e fiscali che stanno dietro al funzionamento di tutte queste società che come detto fanno riferimento a noi», afferma. Il Csen - tanto per dare qualche numero - a livello italiano conta 1.600.000 soci tra dirigenti, tecnici, atleti e amatori, 15 mila associazioni Asd e 5 mila associazioni sportive di base (Bas), 20 comitati regionali, 107 provinciali e 30 cittadini. Organizza eventi sociali in centri sportivi con fini solidali, come la Carovana dello Sport integrato tra persone normodotate e con disabilità, che il Comitato Csen Trentino ospiterà nell’aprile 2019 a Cavalese. «Evidentemente non sono solo a gestire questa macchina, ho validi collaboratori come Monica Morandini, responsabile Csen per la formazione, Ivan Micheli di Cles per arti marziali e Stefan Selem per il fuoristrada». Valentini è pure referente nazionale per il tennis con l’organizzazione di corsi promozionali n varie regioni italiane. E tra i vantaggi di far parte del Csen ricorda l’ora gratis di consulenza fiscale garantita a tutte le società socie con l’assistenza di un commercialista esperto di temi sportivi, Massimo Sighel di Pergine.

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