Malfer: «La metro del lago si sposa con l’idea del treno» 

Il dibattito. Il presidente della Comunità di valle crede nel collegamento veloce sull’acqua «Indispensabile per puntare alla ferrovia: solo così avremo accesso ai finanziamenti europei»


MATTEO CASSOL


Riva. «Il collegamento veloce via acqua sul Garda? Indispensabile per puntare alla ferrovia»: parola del presidente del comitato esecutivo della Comunità di Valle Alto Garda e Ledro, Mauro Malfer, che dunque condivide l’opportunità di approfondire il tema, come proposto dal consigliere comunale leghista rivano Luca Grazioli e come confermato dal sindaco Adalberto Mosaner, che – lo abbiamo riportato ieri su queste pagine – ha sottolineato che da tempo sta spingendo (finora invano) con gli enti preposti perché la “metropolitana lacustre” (tra Riva e Torbole, ma se possibile anche toccando Malcesine e Limone) possa diventare realtà (già in lavorazione o quasi pare esserci una linea veloce tra Desenzano e Salò). L’ottica di Malfer è un po’ diversa, ma l’eventuale risultato potrebbe essere analogo.

Dai binari all’acqua

«Sul dettaglio dell’idea di metropolitana sull’acqua non mi esprimo – argomenta il presidente della Comunità Alto Garda e Ledro – perché non conosco il progetto, ma una soluzione in tal senso sarebbe propizia e funzionale a quello che abbiamo sottolineato con forza nel piano della mobilità, ossia la necessità del collegamento ferroviario con l’Europa centrale. Per puntare a ottenere un finanziamento europeo non dobbiamo pensare solo a una ferrovia fino a Riva, ma anche a uno sbocco efficace su tutte le località del lago: in questo senso la risposta passa senz’altro attraverso un collegamento veloce via acqua, con partenza dal terminal di porto San Nicolò. Senza il collegamento con tutto il Garda non si può immaginare di ottenere il finanziamento. Il futuro è la ferrovia, deve esserlo e bisogna agire da subito con lungimiranza: uno dei modi è anche quello di studiare un sistema via acqua chiedendo un potenziamento a Navigarda, una condizione importante e dirimente perché in futuro ci possa essere il collegamento ferroviario fino a Riva. Non si può continuare a pensare alla ferrovia come un sogno: se ci crediamo dobbiamo partire a fare tutti assieme quello che si deve fare, interloquendo con la Provincia e poi a livello europeo».













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