«Veglia su di noi, Luigino aiutaci ad andare avanti» 

S. Michele, centinaia di persone per l’addio a Montibeller, vittima di un incidente in bici: con moglie e figli anche i gruppi sportivi dei quali il 50enne era tesserato  


di Marco Weber


SAN MICHELE ALL'ADIGE. Grande folla e immensa commozione alla cerimonia funebre di Luigino Montibeller, che a soli 50 anni ha perso la vita a causa di un incidente mentre in sella alla sua mountain bike stava pedalando nei boschi sopra Cavedago.

Alla fine della cerimonia c'è stata la commovente lettura, da parte di Roberta, un'amica di famiglia, del saluto di Nadia Fedrizzi all'amato marito. «Avevamo ancora tanto da condividere assieme, dovevamo vedere crescere i nostri figli, farsi la loro vita, ma il Signore ti ha voluto accanto a sé. Servivi a Lui, con la tua forza, la tua bontà, la tua disponibilità ad aiutare gli altri. Hai lasciato un vuoto immenso nei nostri cuori. Sarà dura ma ti prometto che i nostri figli non saranno mai soli, non farò mancare loro niente. Però ho bisogno di te. Veglia su di noi, proteggici da lassù e aiutaci a proseguire il nostro cammino. Ti amo e ti amiamo con tutto il cuore».

Anche Giada e Dennis hanno voluto scrivere una lettera al loro papà. «Ti ricorderò sempre come un papà sorridente, divertente e soprattutto disponibile a esaudire ogni nostra richiesta. Mi hai insegnato tante cose che ora sigillerò nel mio cuore, ne terrò conto in ogni momento e saranno una guida sicura per la mia vita». Una lettera al singolare, però plurale poiché scritta da Giada anche a nome del fratello Dennis. Parole d'affetto per dire a papà Luigino che sarà sempre nel loro cuore. Per dirgli “ti vogliamo bene”. Per dichiarare pubblicamente l'orgoglio di essere “figli di un grande padre”. A leggere le parole di Giada e Dennis sono state le cugine Serena e Alessia. La cerimonia funebre è stata accompagnata dal coro dei ragazzi del convento dei frati francescani di Mezzolombardo. Centinaia le persone in chiesa e sul sagrato e tra di loro anche, ai piedi dell'altare, in divisa e con il gagliardetto, i componenti della banda cittadina di Mezzolombardo nella quale Nadia e Giada suonano il clarinetto. Presente anche una delegazione del Supreme Cycling Team, nel quale Luigino era tesserato, e tanti amici del gruppo ciclistico di Zambana, la precedente società sportiva dove anche Dennis ha coltivato per un periodo la passione per il ciclismo.

Una forte passione quella di Luigino per la bicicletta. «Anche se tornavi stanco dal lavoro – sono parole di Nadia – facevi una doccia veloce e via, salivi sulla tua mtb e partivi pedalando in mezzo alla natura. Era il tuo modo per sfogarti, mi dicevi, per liberare la mente e rilassarti». Sempre con la massima prudenza, però, perché a casa c'erano moglie e figli che aspettavano, c'era una famiglia che aveva bisogno di lui. Nessuna spericolatezza. Infatti coloro che hanno effettuato i sopralluoghi richiesti dal caso sono concordi nell'affermare che si è trattato di un incidente dovuto con buona probabilità a una causa esterna e imprevedibile. Finita la cerimonia la salma è stata portata alla cremazione. Nei prossimi giorni ci sarà la tumulazione delle ceneri nel cimitero di Mezzolombardo.















Scuola & Ricerca

In primo piano