san michele all’adige 

Variante Prg, ecco le nuove regole 

Ridotta l’altezza massima degli edifici e prescrizioni per i balconi



SAN MICHELE ALL’ADIGE. Nell’ultimo consiglio comunale è stata approvata in prima adozione la variante al Piano regolatore generale, che in sintesi ha come scopo cardine l’adeguamento al nuovo regolamento urbanistico edilizio provinciale, ridefinendo quindi le volumetrie urbane. Già nel 2012 l’amministrazione comunale aveva preso la scelta di ridurre di un terzo (da 3 metri cubi su metro quadrato a 2) gli indici edificatori nelle zone residenziali di completamento, «al fine di ridurre e controllare l’espansione edilizia che negli anni dal 2000 al 2010 ha interessato il comune di San Michele e, in particolare, la frazione di Grumo». Va anche detto che l’intenzione dell’amministrazione comunale nel 2012, era ridurre l’altezza massima degli edifici da 12,50 a 10.50 metri. Ma ai tempi la modifica non fu approvata, perché c’era la necessità di concordare la variazione con il gruppo di minoranza, che si diceva contrario.

Ora, fa sapere il Comune, «si è inteso portare a compimento la riduzione delle potenzialità edificatorie nelle zone residenziali di completamento migliorando l’inserimento paesaggistico degli edifici nel contesto esistente con l’imposizione di una riduzione dell’altezza massima degli edifici, dai preesistenti 12,50 (misurati a metà falda) agli attuali 10 metri (altezza del fronte)». Infatti nella variante adottata, sia per le zone di espansione, che per le zone di completamento il numero di piani massimo consentito è di 3, considerando il primo piano come piano terra. Mentre l’altezza del fronte è di 8,50 metri (contro gli attuali 9,50 misurati a metà falda). Invece nelle zone di completamento è di 10 metri (contro gli attuali 12,50 misurati a metà falda). Una variante che va a garantire un maggiore rispetto del territorio un miglioramento del paesaggio, ma anche della vivibilità delle abitazioni, poiché diviene assolutamente impossibile realizzare mansarde al limite dell’altezza minima di regolamento. Con lo stesso obiettivo, nel Prg è stata integrata, con ulteriori prescrizioni riguardanti i balconi e i parapetti, la norma che porta le caratteristiche costruttive degli edifici.

In questi giorni recandosi agli uffici comunali, si potranno esprimere delle osservazioni riguardo il nuovo Piano regolatore, che verranno tenute in considerazione prima dell’adozione definitiva. Nel contempo, è stato trasmesso anche alla Provincia per gli adempimenti di sua competenza. Dopo il parere della Provincia, previo l’adeguamento alle eventuali prescrizioni, seguiranno l’adozione definitiva da parte del consiglio comunale e poi l’approvazione della giunta provinciale, che potrebbe arrivare entro la primavera del prossimo anno. (d.b.)













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