TRAGEDIA IN MONTAGNA

Travolto dalla valanga sulla Paganella, trovato morto Claudio Pallanch

La vittima è uno scialpinista del posto dipendente della Provincia di Trento. Ricerche notturne del Soccorso alpino



FAI DELLA PAGANELLA. Uno scialpinista trentino di 61 anni è morto travolto da una valanga sulla Paganella. Il suo corpo senza vita è stato trovato all'alba di oggi dai soccorritori che erano stato allertati ieri sera dopo che l'uomo non aveva fatto ritorno a casa.

Il corpo dell'uomo, Claudio Pallanch, residente a Fai della Paganella, è stato individuato dal soccorso alpino sotto un metro e mezzo di neve ai piedi del Piz Galin, sopra l'abitato di Andalo, meta della sua escursione in solitaria. La valanga lo ha sorpreso probabilmente già nel pomeriggio di ieri senza dargli possibilità di scampo.

Le ricerche dell’uomo - spiega in una nota il Soccorso alpino - sono cominciate ieri notte verso le 22, dopo la chiamata al Numero Unico di Emergenza 112 da parte dei familiari che non lo hanno visto rientrare a casa dopo un’escursione con gli sci di alpinismo in solitaria sul Piz Galin. La macchina dell’uomo è stata trovata nel parcheggio Valbiole.

Il coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale del Soccorso Alpino del Trentino ha fatto subito intervenire una squadra di terra con un quad per scandagliare la zona attorno al rifugio Montanara. Le ricerche sono proseguite fino a mezzanotte circa senza dare nessun esito.

Questa mattina la macchina dei soccorsi si è riattivata verso le 5, coinvolgendo una trentina di uomini dell’Area operativa Trentino occidentale e centrale e le unità cinofile. È stato richiesto l’intervento dell’elicottero, il quale durante un sorvolo ha individuato uno sci affiorare dalla neve.

Sul posto gli uomini del Soccorso Alpino del Trentino hanno effettuato dei sondaggi e hanno trovato il corpo dell’uomo, purtroppo senza vita, sepolto da circa 1 metro di neve, appena sotto la cima del Piz Galin.

La salma è stata recuperata e portata alla camera mortuaria di Molveno. Il Soccorso Alpino del Trentino raccomanda a tutti gli scialpinisti massima prudenza e attenzione. Gli strati superficiali più recenti del manto nevoso si consolidano molto lentamente, specie in quota.













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