Sorni rischia l’isolamento per una frana 

Alcuni massi si staccano dalla parete e invadono la strada. Immediato intervento dei vigili e dei geologi: già riaperta


di Daniele Erler


LAVIS . La parte storica dei Sorni – con i suoi abitanti e le sue attività economiche – ha rischiato di restare isolata a causa di una frana. La chiamata di una persona che vive in zona è arrivata alla polizia locale nel pomeriggio di lunedì, intorno alle 18.30: alcuni massi si stavano staccando dalla parete, franando in maniera pericolosa sulla strada che collega la parte bassa dei Sorni con la parte storica della frazione di Lavis. Insieme alla polizia, sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco volontari del paese. Poi anche il sindaco Andrea Brugnara e l’assessore ai lavori pubblici Andrea Fabbro.

«Il problema è che quella è l’unica strada che permette di raggiungere la parte storica dei Sorni – dice il sindaco al Trentino – Il rischio era di avere una parte della frazione isolata, anche ai mezzi di soccorso. Non c’era tempo da perdere: bisognava intervenire subito». E così Lavis ha avviato le procedure d’urgenza, avvisando il geologo incaricato dalla Provincia. Che ha scovato alcune placche pericolanti che rischiavano di staccarsi: in quel caso i danni sarebbero stati ben più gravi. La barriera paramassi che si trova a valle del distacco era infatti già piena e non poteva più contenere altro materiale. I lavori sono continuati tutta la notte, prima con i Vigili del fuoco e poi con una ditta specializzata: già ieri mattina la zona era in sicurezza, i massi pericolanti erano stati rimossi e la strada era di nuovo percorribile. «Il traffico è stato interrotto solo temporaneamente durante l’intervento – spiega il sindaco – il passante è stato messo in sicurezza con le reti. I Vigili del fuoco hanno tagliato i rami permettendo l’intervento degli escavatori che hanno liberato la strada e la barriera paramassi».

Ieri Brugnara ha formalizzato le procedure di “somma urgenza”, così Lavis avrà la possibilità di ottenere dei contributi per un intervento più radicale di messa in sicurezza della zona e assestamento della parete, su progetto del geologo. Anche perché le cause del distacco sono ovviamente naturali: i massi hanno iniziato a staccarsi quando la parete ha iniziato ad asciugarsi dopo i violenti temporali dei giorni scorsi. «Per fortuna non c’è stato alcun danno – dice il sindaco – anche perché a staccarsi è stato materiale calcareo che perlopiù si frantumava a contatto con il terreno. Non era roccia compatta ma friabile».













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