«Ricostruiamo Bio tutti insieme» 

Fai della Paganella, crowdfunding e conto corrente del Comune per raccogliere fondi per Paolo Perlot


di Rosario Fichera


FAI DELLA PAGANELLA. L’altro ieri sera la comunità di Fai della Paganella si è riunita in assemblea pubblica, in un’affollattissima Sala civica, per manifestare a Paolo Perlot e alla sua famiglia la propria solidarietà per il violento incendio (sulla cui natura dolosa ci sono pochi dubbi) che ha distrutto recentemente l’agriturismo biologico che stava ormai ultimando.

Era da giorni che in paese si discuteva su come potere aiutare Paolo Perlot per affrontare il danno economico subito e non rinunciare al suo sogno dell’agriturismo bio e adesso dalle parole si è passati ai fatti, con il lancio di una vera e propria campagna di raccolta fondi a suo favore, ufficializzata proprio durante l’assemblea.

«In particolare è stata organizzata una raccolta libera di fondi a sostegno della ripartenza di Paolo – ha spiegato il sindaco di Fai della Paganella, Gabriele Tonidandel – con versamenti che protranno essere effettuati sia attraverso una piattaforma di crowdfunding, la cui campagna, in italiano, inglese e tedesco, dal titolo “Ricostruiamo Bio, ripartiamo da Paolo” sarà lanciata a breve; sia attraverso un conto corrente a valere sul Conto di Tesoreria del Comune di Fai della Paganella presso la Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella (IBAN: IT 03 W 03599 01800 000000139139 causale: “Ricostruiamo BIO, ripartiamo con Paolo”). La campagna sarà attiva fino al prossimo 31 agosto, al termine della quale la somma raccolta sarà devoluta a Paolo Perlot e alla sua famiglia. Naturalmente l’andamento della raccolta e l’esito finale troveranno puntuale e costante riscontro su tutte le pagine istituzionali, in particolare quelle del Comune».

Il danno economico subito da Paolo Perlot a causa dell’incendio, dalle prime stime, escludendo i possibili risarcimenti provenienti dalle assicurazioni, si aggirerebbe intorno ai 180.000 euro, più altri 30-40.000 euro per lavori già commissionati, ma non ancora eseguiti.

«La mia intenzione è di ricostruire – ha spiegato Paolo Perlot al Trentino – ma prima di rivolgermi in banca per un mutuo dovrò capire bene la situazione e i danni economici subiti. Ho voglia di non arrendermi e desidero farlo per la mia famiglia, il mio sogno, il mio paese».

Un paese, così come è stato evidenziato più volte nei numerosi e appassionati interventi che si sono susseguiti durante la lunga assemblea pubblica, che non si sente “mafioso”, che non vive nel terrore, ma che, al contrario, è costituito da una comunità sana, dove eventualmente, se dovesse emergere la responsabilità di qualcuno, sarebbe da considerare come l’opera di una persona che non sta bene o addirittura di un pazzo.

«Sono rimasto davvero commosso dalle attestazioni di vicinanza e di solidarietà che sono state espresse durante l’assemblea – ha detto Paolo Perlot – e a tutti i concittadini, amici, colleghi di lavoro e clienti che mi sono stati vicini, rivolgo insieme alla mia famiglia un sincero ringraziamento».

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