Richiedenti asilo alla Rupe «Sarà difficile controllarli» 

Mezzolombardo, i deputati della Lega con il segretario Paoli ieri in centro hanno ribadito i loro timori: raccolte 300 firme. Già iniziati i lavori all’ex casa cantoniera



MEZZOLOMBARDO. Si è tenuta ieri mattina sul Liston, in pieno centro paese, la conferenza stampa della Lega per ribadire il no ai profughi via Trento, nella casa che la Provincia sta predisponendo. Presenti, oltre a Denis Paoli segretario della sezione rotaliana del Partito e al referente di Mezzolombardo Marco Leonardelli, le due neo-deputate Giulia Zanotelli e Vanessa Cattoi e un gruppo di attivisti e simpatizzanti.

Si è parlato dell’arrivo ormai eminente (si parla del mese di maggio) di una decina di richiedenti asilo che alloggeranno in una ex casa cantoniera in località Rupe, oggi in fase di ristrutturazione.

Denis Paoli, si è soffermato sull’ubicazione dell’immobile, in mezzo alla zona industriale di Mezzolombardo, fuori dal centro e senza alcun servizio nelle vicinanze: «È una scelta irrazionale – ha dichiarato – perché sarà molto difficile il controllo degli ospiti. Lì ci sono solo imprese e, dopo una certa ora, non trovi nessuno. Potenzialmente potrebbe diventare una zona senza alcuna garanzia per la sicurezza delle persone che vi transitano. Abbiamo fatto un sopralluogo – ha inoltre affermato Paoli - in località Rupe e possiamo confermare l'inizio dei lavori di manutenzione interna con un costo complessivo di trentamila euro. Si tratta di denaro pubblico che a mio modo di vedere andrebbe destinato in primis ai nuclei famigliari in difficoltà di Mezzolombardo e della Piana Rotaliana».

Marco Leonardelli ha sottolineato la contrarietà degli abitanti della borgata, dichiarando che hanno aderito con entusiasmo alla raccolta firme per esprimere contrarietà al collocamento dei profughi in località Rupe. Firme inviate poi ai vertici della Provincia: «Abbiamo raccolto più di trecento firme di adesione alla nostra iniziativa - ha precisato Leonardelli - raccolte in soli due sabato mattina. Sono tante. Ma ancora di più sono le persone che per strada ci fermano chiedendo se abbiamo novità su questa questione. C’è molta preoccupazione tra la popolazione».

La deputata Giulia Zanotelli è stata molto decisa nel suo intervento: «L’assessore provinciale Zeni non ascolta la cittadinanza, contraria all’arrivo dei profughi. Impone le sue scelte provocando disagi alle comunità locali. Abbiamo chiesto, tra i primi atti da parlamentari, al Ministero dell’Interno di rivedere le tessere rilasciate dalla Provincia che permettono ai profughi di viaggiare gratuitamente sui mezzi di trasporto pubblico».

L’onorevole Vanessa Cattoi si è soffermata sulla sicurezza in relazione ai profughi: «Ad Ala un capotreno è stato aggredito durante il servizio. Altri episodi simili sono avvenuti nei confronti degli autisti dei bus. La Provincia deve muoversi, fare scelte corrette per garantire l’incolumità di chi utilizza i mezzi pubblici». L'occasione dell'incontro è stata utile anche per festeggiare l'ottimo risultato elettorale nazionale con un brindisi tutti assieme: parlamentari trentini del carroccio, dirigenti locali, attivisti e simpatizzanti. (m.w.)













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