roveré della Luna - IERI L’UDIENZA DEL TRIBUNALE DEL RIESAME 

Pronti a tutto per riportare Miro a casa 

I proprietari del cane sequestrato disponibili a trovare soluzioni che accontentino il vicino



ROVERÉ DELLA LUNA. La famiglia di Roveré della Luna che il 22 marzo si è vista sequestrare il cane per ordine del giudice, dovrà attendere ancora qualche giorno prima di sapere se il suo ricorso al Tribunale del Riesame di Trento è stato accolto o meno. Intanto Miro, il pastore maremmano “accusato” di disturbare la vita del vicino con il suo abbaio, rimarrà in custodia del canile di Rovereto. Ma i suoi padroni ed il loro legale, l’avvocato Cecilia Venturini, sono fiduciosi nell’accoglimento del ricorso. L’avvocato in udienza ha esposto prima le ragioni di carattere giuridico, ma poi ha anche sottolineato il fatto che un cane, non essendo un oggetto, non può essere portato via di punto in bianco ai proprietari senza che questi ne soffrano. D’altro canto Venturini ha assicurato che la famiglia è disponibilissima a trovare una soluzione che da una parte riporti a casa Miro, dall’altra garantisca la pacifica convivenza con il vicino che ha avviato l’azione legale nei loro confronti e che a differenza degli altri è particolarmente sensibile all’ abbaio del maremmano. In altre parole, se bisognerà intensificare il controllo sul cane lo farà in modo che la presenza di Miro in giardino non arrechi disturbo ad alcuno; inoltre i proprietari si assicureranno che passi tutte le notti chiuso in casa. L’importante, hanno fatto sapere attraverso il proprio legale, è andare d’accordo con i vicini e rispettare la loro sensibilità. L’avvocato Venturini ha poi depositato una lettera in cui il direttore del canile di Rovereto, dall’alto della sua esperienza trentennale, afferma senza tema di smentita che Miro è un cane perfettamente equilibrato, che non abbaia 24 ore su 24 come ci si potrebbe aspettare e che si relaziona bene con le persone ed i suoi simili, perciò non ha bisogno di essere rieducato.













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