Organo restaurato, Vigo Cavedine festeggia 

Domenica mattina l’inaugurazione alla messa: parteciperà anche l’arcivescovo, diretta su Telepace



VIGO CAVEDINE. Importante appuntamento religioso domenica mattina (ore 10.30) per l’inaugurazione del restauro dell’organo della chiesa parrocchiale, intitolata al patrono S. Biagio. Ha assicurato la sua partecipazione alla cerimonia il vescovo Lauro Tisi, che ci ha abituati dopo il suo insediamento sulla cattedra di S. Vigilio ad una costante presenza fra le comunità religiose delle vallate trentine anche per dar man forte al continuo calo dei sacerdoti (in valle di Cavedine un solo parroco, don Luigi Benedetti, per 6 parrocchie). L’iniziativa è stata fortemente voluta dal coro parrocchiale “Camp Fiorì”, che sta portando avanti con immutato impegno e passione un’antica tradizione molto sentita e che fortunatamente accomuna attorno al canto sacro anche la disponibilità di diversi giovani.

Nella storia comunitaria di Vigo c’è sempre stato un particolare attaccamento alla propria chiesa a partire dal periodo della sua costruzione (XIV secolo) e poi via via nei secoli successivi oggetto di continui interventi di ampliamento e sistemazione interna soprattutto dopo l’istituzione col Beneficio Manara della “primissaria curata”, cioè il distacco di un proprio sacerdote dalla pieve di Cavedine per la cura d’anime e la celebrazione della messa giornaliera. A dar man forte agli sforzi di ammodernamento della chiesa nel corso dei secoli è stata la “Vicinia Donego”, un’antica istituzione associativa delle antiche famiglie di Vigo (attestata da antiche pergamene del XIV° secolo) ed ancor oggi in attività (proprietaria di boschi e di una malga a monte dell’abitato): infatti, come si nota dallo stemma posto sul parapetto della cantoria, è intervenuta più volte nel finanziare gli interventi all’immobile di culto. Fra le iniziative che la comunità parrocchiale ha portato avanti di recente il rinnovo del concerto campanario con la fusione di una campana di oltre 2 quintali nel luglio 2017.

Tornando all’appuntamento di domenica, l’organo a trasmissione elettrica era stato costruito dalla ditta Rufatti di Padova nel 1962 (coevo a quello di Calavino), scelta in quanto impiegava un sistema del tutto innovativo per quei tempi. «L’intervento di restauro conservativo - si legge nella relazione tecnica della stessa ditta Rufatti - è stato condotto con gli stessi criteri e le stesse metodologie utilizzate per il restauro degli organi storici. Anche questo strumento infatti rappresenta un’evoluzione dell’arte organaria, un processo che ha attraversato varie fasi e che continua». Il programma prevede la celebrazione della messa da parte del vescovo (ripresa e trasmessa da Telepace), accompagnata dal coro “Camp Fiorì”, diretto dal maestro Leonardo Lever, a seguire la benedizione dell’organo e un breve concerto per solo organo con i maestri Roberto Garniga e Tarcisio Battisti. (m.b.)













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