Lavis onora la memoria di Elisabetta Vindimian 

L’assessore morì nel 2004 a soli 49 anni per un virus contratto in Africa in uno dei suoi tanti viaggi di solidarietà: le sarà intitolata la nuova passeggiata


di Daniele Erler


LAVIS. Sarà intitolata a Elisabetta Vindimian la passeggiata che, a Lavis, dalla stazione della Trento-Malé prosegue verso via Paganella, sul sedime dei binari ora interrati. O meglio: questa è la proposta che sarà discussa giovedì in consiglio comunale, dopo che è stata approvata, all’unanimità, dalla commissione comunale per la toponomastica. Sono passati 15 anni da quel tragico 8 febbraio 2004. Elisabetta Vindimian, nata nel 1955, era assessore a Lavis. Morì per le conseguenze di un virus contratto in Africa, in Eritrea, in uno dei suoi tanti viaggi di solidarietà: aveva solo 49 anni. «La commissione toponomastica - spiega il sindaco Andrea Brugnara - si era prefissata di dedicare la passeggiata a una donna meritevole. Elisabetta è stata sicuramente una luce positiva, non solo per il paese di Lavis, ma per tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerla». Il tempo passa, ma a Lavis il ricordo di Elisabetta non si è mai spento. All’imbocco di via 4 Novembre, c’è un tiglio, piantato quindici anni fa in suo ricordo. Ora, in un’altra zona del paese, si è pensato di intitolarle anche la nuova passeggiata ciclo-pedonale, costruita al posto dei vecchi binari del tram e aperta a metà dicembre. Dalla prossima primavera sarà ancora più affascinante, quando nei giardini, ora colmi di terra, fioriranno le piante. «Elisabetta ha lasciato un segno a Lavis in tante politiche, soprattutto per quanto riguarda l’ambiente, la vivibilità e la partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica - dice il vicesindaco Luca Paolazzi - per questo la passeggiata la interpreta molto meglio rispetto a qualsiasi strada o a qualsiasi via».

La Vindimian, che era ricercatrice all’Istituto agrario di San Michele, è stata assessore alla vivibilità dal 1996, nella giunta dell’allora sindaco Graziano Tomasin. Aveva seguito molti progetti, fondato il gruppo degli Ecovolontari, ideato il Carnevale riciclone e l’iniziativa “Solidali per la solidarietà”. Aveva stretto un accordo con il Comune di Trento per allungare il tragitto dell’autobus 17 e farlo arrivare fino a Lavis. È stata fra i promotori dell’acquisto e del restauro del giardino dei Ciucioi: un’opera che solo quest’anno sarà finalmente ultimata. Grazie a lei, il Comune di Lavis era stato fra le prime istituzioni ad aderire alla Banca Popolare Etica e all’associazione Progetto Prijedor. Sono solo alcune pillole, frammenti di ricordi di una persona che credeva nella bontà umana, nei valori della solidarietà e della pace. C’è chi l’avrebbe voluta come prima donna sindaco del Comune di Lavis. Le cose, purtroppo, sono andate diversamente. Ma ora, quindici anni dopo, Lavis potrebbe avere una passeggiata che porta il suo nome. Se ci sarà il voto positivo in consiglio comunale, la proposta dovrà essere poi approvata dalla commissione toponomastica provinciale.

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