Lavis, la statale “urbana” e una “bretella” ai Sorni 

Approvati due progetti per migliorare viabilità e vivibilità. Quello per la nazionale  è il più ambizioso e persegue l’obiettivo di unire le due sponde del paese


di Daniele Erler


LAVIS. Ci sono due progetti che riguardano la viabilità a Lavis. Entrambi sono stati approvati, in linea tecnica, nell’ultima seduta della giunta comunale. Il primo è più concreto: riguarda una stradina che collega la parte alta e la parte bassa dei Sorni, oggi inutilizzabile in sicurezza a causa di un cedimento. Bastano 154 mila euro e per questo potrebbe essere realizzato già quest’anno.

Il secondo è forse più interessante, ma avrà bisogno di qualche tempo in più per l’inizio dei lavori. È l’idea di modificare la nazionale che attraversa il paese di Lavis: cambiare la disposizione dei parcheggi, fare un nuovo marciapiede, aumentare le aree verdi. «Insomma fare della nazionale una strada di carattere urbano – dice l’assessore alla mobilità Andrea Fabbro –. I costi non sono eccessivi: si parla, come preliminare, di circa 410 mila euro. Però ci sono delle problematiche che andranno risolte, per esempio nell’incrocio con via Lungo Avisio. È un’opera che adesso noi abbiamo messo su carta e che potrà essere realizzata, se lo vorranno, da chi verrà dopo di noi. Anche perché potrà essere divisa in lotti e qualcosa potrà essere realizzato prima».

Nelle intenzioni questo progetto, firmato dall’architetto Giovanni Stainer, è il completamento dell’opera storica che ha portato all’interramento della Trento-Malé. Per unire le due sponde del paese, bisogna eliminare la barriera della nazionale. Modificandola – sperano a Lavis – si riuscirebbe anche a diminuire il traffico, convincendo gli automobilisti a preferire la tangenziale Trento nord - Rocchetta, senza passare per Lavis.

Prima di tutto sarebbe realizzato un nuovo marciapiede, sul lato est, dove un tempo c’era il centro sposi. L’attuale marciapiede è infatti rovinato: l’idea è di creare anche una protezione rispetto al livello più basso della strada. Ma la parte più importante riguarda lo spostamento della nazionale verso est: i parcheggi che oggi sono su un lato – quello dove c’erano i binari – saranno dal lato opposto, vicino alla casa di riposo, alle attività commerciali – nella speranza che ne arrivino di nuove – e quindi al centro storico di Lavis. Così le persone, dopo aver parcheggiato, non dovranno più attraversare la strada. Già guardando le simulazioni grafiche nel rendering ci si rende conto che il risultato è soprattutto estetico: con più aree verdi e più spazi riservati a pedoni e ciclisti.

Per quanto riguarda i Sorni, l’intento dell’intervento programmato dall’amministrazione è invece di mettere in sicurezza un tratto stradale sterrato, utilizzato prevalentemente da pedoni e piccoli mezzi agricoli. È una strada che è sostenuta da un’arcia in legno: nel tempo è marcita, facendo franare una parte della strada. Ora si vuole realizzare una berlinese di micropali, mettendo in sicurezza la strada e approfittando dell’occasione anche per migliorarne l’illuminazione. Al di là degli aspetti tecnici, l’intento è di recuperare questa stradina che è una scorciatoia rispetto alla strada comunale che collega le due parti di Sorni.

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