Lavis, abeti divelti a Piné donati agli amici emiliani 

Al Comune di Bibbiano due alberi a suggello di un legame nato con la mostra sulla Grande guerra e rinsaldato la scorsa settimana alla fiera dei Ciucioi



LAVIS. Non sono lontani parenti di Spelacchio, l’albero della val di Fiemme che tanto ha fatto discutere a Roma lo scorso anno. Né di Spezzacchio, come è stato chiamato in questi giorni il nuovo albero romano per i suoi rami rotti. Anzi, hanno un aspetto rigoglioso che nulla farebbe trasparire della loro storia. Due alberi di Natale sono stati regalati dal Comune di Lavis a quello di Bibbiano, in Emilia Romagna. E sempre Lavis ha deciso di impegnare seimila euro, prelevati dal fondo di riserva, per dare un aiuto al Comune di Predazzo.

Le due notizie sono legate dagli stessi fatti di cronaca: dal maltempo che a fine ottobre ha devastato il Trentino. Gli alberi sono le cime di due abeti recuperati nel bosco sull’altopiano di Piné. Negli ultimi giorni si sono fatti un bel po’ di chilometri: prima hanno addobbato la nuova piazzetta del gusto alla fiera dei Ciucioi. Poi sono stati esposti fuori dal municipio di Bibbiano, con una scritta: «Ciao, siamo cime di abeti che per anni hanno guardato il cielo e le stelle. Ora, assieme ad altre migliaia soffriamo per un evento delle forze della natura. Già. La natura. Le forze: l’uomo non potrà mai dominarle, potrà però rispettare e amare il territorio in cui vive».

Il legame fra Lavis e Bibbiano è nato in occasione di una mostra sulla Grande guerra e alcuni scambi di materiale. Si è rinsaldato poi nel tempo, soprattutto fra le due Pro loco e alcuni degli amministratori dei due paesi. Domenica scorsa i volontari di Bibbiano sono saliti a Lavis, insieme al loro sindaco Andrea Carletti, per la fiera e per preparare il tradizionale risotto con salsiccia. Fra sabato sera e domenica a mezzogiorno hanno fatto quattro cotture, con 33 chili di salsiccia reggiana, 30 chili di riso, otto barattolini di dado vegetale, due chili di strutto, sei chili di burro, due litri di olio, due tubetti di ortolana, quattro litri di passata di pomodoro, tre chili di parmigiano reggiano dop di Bibbiano grattugiato, cinque litri di vino e 50 litri d’acqua.

Oggi una delegazione della Pro loco di Lavis e il consigliere comunale Enzo Marcon scenderanno in Emilia per restituire il favore, in una delle loro feste locali. Lavis intanto guarda anche a un paese ben più vicino. Lavis Civica – la lista dei consiglieri Roberto Piffer e Andrea Zanetti – aveva proposto al Consiglio di devolvere seimila euro a un comune trentino colpito dal maltempo. La scelta è ricaduta su Predazzo perché, proprio come Lavis, si trova sul percorso del torrente Avisio. (d.e.)















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