La ciclabile in val di Cembra produrrà energia elettrica 

L’esperimento. Lungo il suo percorso saranno installati moduli fotovoltaici. La pista collegherà tutti i paesi dell’area, la val di Fiemme e Lavis. Costerà 14 milioni. I contadini però non la vogliono


DANIELE ERLER


VAL DI CEMBRA. Nascerà in val di Cembra una delle prime piste ciclabili solari d’Italia. Il progetto era già innovativo: con novanta chilometri riservati alle biciclette, da Molina di Fiemme a Lavis, in un circuito che collega tutti i paesi – nessuno escluso – della valle, sulla sponda destra e sinistra dell’Avisio. Si chiama “CicloAvvia” e servono quasi 14 milioni di euro. Ma 11 sono già a disposizione, grazie ai canoni di concessione della diga di Stramentizzo. I primi appalti saranno assegnati quest’anno, se tutto va bene.

Ora, grazie a una startup nata a Rovereto, in alcuni tratti del percorso saranno installati i moduli fotovoltaici direttamente nel terreno della ciclabile, al posto dell’asfalto. E ci si potrà camminare o pedalare sopra.

L’energia prodotta servirà ad alimentare gli edifici che si trovano lungo il percorso: «Penso a strutture pubbliche come la casa di riposo di Lisignago o a piccole attività artigianali – spiega Simone Santuari, presidente della Comunità di valle – abbiamo colto questa opportunità, ma non sappiamo ancora in quali tratti la realizzeremo: ovviamente serve un posto che sia ben illuminato dal sole».

La pista ciclabile solare

Così succede per esempio in Sardegna, a Villasimius in provincia di Cagliari, dove sono iniziati i lavori per la prima ciclabile solare d’Italia. Sarà nei pressi di un resort di lusso: grazie alla fornitura di energia solare sarà in grado di soddisfare un terzo dei consumi annuali della struttura. A realizzarla è Bicy Solar Street, una startup finanziata attraverso InfinityHub, l’acceleratore di imprese di Rovereto. La valle di Cembra dovrebbe arrivare per seconda in Italia e prima in Trentino. «L’innovazione si innesca sul progetto della CicloAvvia, a cui stiamo lavorando da qualche anno – spiega Santuari –. Dopo che abbiamo realizzato uno studio, stiamo per approvare il progetto preliminare. La speranza è di riuscire a dare in affidamento i primi lotti già quest’anno».

Il progetto

La pista ciclabile collegherà tutti i paesi della val di Cembra, comprese le frazioni, sia sulla sponda destra sia su quella sinistra della valle. Si aggancerà poi alle ciclabili che già esistono: da un lato a Lavis e dall’altra a Molina di Fiemme. In questo modo si creerà una sorta di grande percorso, che raggiunge – nelle diverse direzioni – la Rotaliana, Trento, il lago di Garda, la Valsugana o l’Alto Adige. Un potenziale turistico enorme per la val di Cembra.

Realizzare questa opera non sarà semplice. Alcuni tratti passano infatti nei terreni agricoli. I contadini sono già insorti e a metà mese è previsto un incontro a Giovo per cercare di trovare una soluzione.

A disposizione c’è però un tesoretto di quasi 11 milioni di euro, derivati dai canoni di concessione (con tutti gli arretrati) per lo sfruttamento idroelettrico della diga di Stramentizzo: «Molti tratti sono strade forestali o agricole che vanno solo sistemate, altri invece sono completamente nuovi, lungo la statale. Alcune cose riusciremo a farle subito, per altre servirà un po’ più di pazienza».













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