L’Us Calavino domani celebra mezzo secolo 

Un’avventura calcistica iniziata a fine anni ’60 con il picco della conquista della Promozione nel 2000 


di Mariano Bosetti


CALAVINO. Domani sera, dopo la celebrazione della messa in suffragio dei calciatori scomparsi, l’Us Calavino celebra il 50° di fondazione della società. Oltre ai consueti riconoscimenti e alle attestazioni di gratitudine nei confronti di coloro che per mezzo secolo hanno permesso la crescita e lo sviluppo del sodalizio sportivo, è d’obbligo una retrospettiva sulla storia del club calcistico più longevo della valle dei Laghi. La fine degli anni ’60 e nello specifico il ’68, al di là dei movimenti di protesta, era un periodo dove il volontariato doveva arrangiarsi con le proprie mani: nacque così l’idea fra un gruppo di giovani del paese di costituire una società sportiva ufficiale, dovendo affrontare fin da subito il grosso problema della sistemazione del piccolo campetto da calcio parrocchiale. Con l’aiuto di molti volontari ed anche di ditte locali, che nei fine settimana prestavano i loro mezzi (ruspe, camion, …) per il rifacimento del terreno di gioco e dopo una stagione di duro lavoro la struttura era pronta per l’inizio del campionato di Seconda categoria stagione 1968/1969.

Dopo un periodo di rodaggio si cominciarono a cogliere i primi risultati nella stagione 1972/73, conquistando la Coppa Disciplina a livello regionale di categoria e dopo 5 anni, durante la presidenza di Cipriano Bosetti, si colse la promozione in Prima categoria con la vittoria maturata all’ultima giornata sul difficile campo dello Javrè dei fratelli Valentini. Seguirono poi risultanti altalenanti con retrocessioni e promozioni. Verso la fine degli anni ’90 con la presidenza di Rinaldo Chemelli (ex-giocatore e bandiera per un quindicennio) due annate eccezionali: promozione in Prima categoria (1998/1999) e successivo salto in Promozione (1999/2000). Da qui poi un lento declino e la stabilizzazione in Prima categoria fino all’ultimo sussulto nel biennio 2005/2007 (presidente Vincenzo Procopio) con il passaggio in Promozione e successiva riconferma, per poi ritornare ancora in Prima categoria. In questi anni sta tentando la risalita nuovamente in Prima categoria e la corrente stagione potrebbe rappresentare la svolta.

Nella storia del Calavino non è mancato sicuramente lo spazio per il Settore giovanile, che avviato nella stagione 1976/77 (responsabile Dino Santoni) si è via via consolidato nel corso degli anni fino alla realizzazione nell’anno 203/2004 della Scuola Calcio con una presenza di circa un centinaio di atleti, coprendo tutte le categorie dai Pulcini fino agli Juniores. Un’altra personalità che non può essere dimenticata, e che ha costituito una pagina importante di questo mezzo secolo di storia, è Angelo Gianasi (ex-azzurro di sci metà anni ’70), come massaggiatore e soprattutto come gestore/custode del campo sportivo: in qualsiasi momento della giornata era al campo per le varie sistemazioni, che curava come l’orto di casa. Insomma una pagina di storia, che domani sera prenderà nuovamente corpo.













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