In arrivo una “corazzata” democratica e autonomista 

Fermento preelettorale a Mezzolombardo. Le forze attualmente all’opposizione lavorano  per costruire un’alternativa alla maggioranza di Girardi. Con un unico candidato sindaco  


DANIELE ERLER


Mezzolombardo. Si definiscono un movimento civico. L’area è quella del centrosinistra autonomista, ma vogliono superare la rigidità di uno schieramento. Stanno lavorando a Mezzolombardo per costruire un’alternativa all’attuale maggioranza. Lo stanno facendo in maniera unitaria e anche questa è una notizia: l’obiettivo è di avere un unico candidato sindaco, come spiega al Trentino Sacha De Carli, segretario del circolo Pd dell’Alta Rotaliana, a nome anche degli altri gruppi coinvolti nel progetto. Questo movimento sta cercando di mettere insieme le attuali minoranze. Ma non solo. Vuole andare oltre, per costruire qualcosa di nuovo in vista delle elezioni del 2020.

Un movimento civico

L’area civica dell’attuale maggioranza ha anticipato tutti, annunciando sul Trentino di ieri la ricandidatura alla guida di Mezzolombardo, per avere Christian Girardi come sindaco per altri 5 anni. Una presa di posizione arrivata a sorpresa, dieci mesi prima del voto. E che di fatto anticipa la discussione sui vari schieramenti che si affronteranno nella competizione elettorale. Abbiamo chiesto a De Carli di aiutarci a capire come si stanno muovendo i gruppi che attualmente siedono fra le minoranze: «In realtà ne stiamo discutendo da più di un anno, ma non è propriamente corretto parlare di minoranze. Lo definirei una sorta di movimento civico, nato su iniziativa dei cittadini. È un qualcosa di nuovo e di allargato. Certo, nel gruppo sarà rappresentata anche la maggior parte delle liste oggi all’opposizione. Ma identificarlo solo così sarebbe restrittivo: perché ci sono anche persone che vengono da altri contesti. È una formazione spontanea, nata come alternativa all’attuale amministrazione. L’area è civica, ma anche democratica e autonomista».

Unità senza etichette

C’è però un dato che è interessante, se confrontato con quanto successo in paese cinque anni fa. Allora la coalizione del centrosinistra autonomista si spaccò, esprimendo due candidati sindaco. Ora le cose stanno cambiando. «Non è solo un’idea, è già un dato di fatto: siamo uniti. Questo nuovo movimento civico è svincolato dalle etichette, però non è da escludere che saranno mantenuti alcuni simboli di partito: non lo sappiamo ancora. È comunque certo che c’è un’unione d’intenti: sarà la casa di tutti quelli che si riconoscono in determinati valori e non si sentono rappresentati dall’attuale amministrazione. Il fine ultimo deve essere il bene di tutta la nostra borgata e non solo di una parte di essa». In questo contesto, i mesi di campagna elettorale serviranno per presentare ai cittadini di Mezzolombardo un racconto diverso rispetto a quello fatto dalla maggioranza: «Racconteremo gli aspetti negativi che hanno contraddistinto questa consigliatura e l’apporto fondamentale dato dai consiglieri di minoranza».















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