madruzzo - “Dòna de ’sti ani” 

Il museo di Lasino compie quattro anni

MADRUZZO. Domani il Museo della “Dòna de ’sti ani” di Lasino, gestito dall’associazione culturale Retrospettive con il Comitato fondatore, spegne la sua quarta candelina. Il progetto culturale di...



MADRUZZO. Domani il Museo della “Dòna de ’sti ani” di Lasino, gestito dall’associazione culturale Retrospettive con il Comitato fondatore, spegne la sua quarta candelina. Il progetto culturale di memoria storica sulla figura femminile delle passate generazioni era stato inaugurato nel giorno dell’ Immacolata del 1914 con l’allestimento, nei locali del seminterrato del palazzo municipale, di alcuni “ambienti” della casa rurale di un tempo, trasformatisi in mostra permanente incentrata appunto sulla “dòna de ’sti ani”: la figura centrale per eccellenza (nonostante la scarsa valorizzazione di questo ruolo) in quel mondo di stenti e fatiche, che però poggiava sui valori fondamentali della vita che creavano comunità. Il progetto era andato in porto grazie al sostegno finanziario della Fondazione Caritro e dell’allora Comune di Lasino, con la disponibilità di molte persone del circondario, che rovistando nei solai e magazzini avevano fornito una quantità di materiale (arredi, attrezzature, suppellettili varie) dell’antica casa contadina, permettendo così ai volontari di allestire un interessante piccolo museo. Da quel momento in poi il “museo” è diventato un vero e proprio centro culturale del paese aperto in numerose pomeriggi domenicali e in occasione di particolari appuntamenti. Da qualche anno a questa parte svolge un’interessante collaborazione con le scuole del territorio, in particolare con la scuola media di Cavedine, per iniziative laboratoriali sui diversi aspetti della civiltà contadina. Fa parte dell’associazione italiana “Piccoli Musei”, aprendosi in questo modo ad altre realtà museali provinciali ed in particolare con il Museo etnografico di S. Michele all’Adige, i cui dirigenti hanno visitato lo scorso anno gli spazi museali di Lasino, congratulandosi con gli organizzatori per l’interessante iniziativa. Domani alle 14.30 il Museo sarà aperto con la riproposizione della mostra “Vestiti, pizi e zolini”, che tanto successo ha riscosso nella manifestazione di Cavedine di una settimana fa e che qui trova il suo spazio ideale. Non mancherà, segno dell’antica ospitalità trentina, un buffet con specialità gastronomiche di un tempo. (m.b.)













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