Il “campanò” per la festa votiva sul colle

MEZZOLOMBARDO. Curiosa novità quest'anno alla tradizionale festa votiva dell'otto settembre. Oltre alla processione dalla chiesa parrocchiale alla chiesa del cimitero sul Colle San Pietro e al...



MEZZOLOMBARDO. Curiosa novità quest'anno alla tradizionale festa votiva dell'otto settembre. Oltre alla processione dalla chiesa parrocchiale alla chiesa del cimitero sul Colle San Pietro e al concerto della banda cittadina, svoltosi anche quest'anno nel soggiorno per anziani alla presenza di numerose persone, la cittadinanza tutta ha potuto ascoltare, dopo la messa, un concerto di campane – il temine esatto è “campanò” - frutto del talento e della passione di Alberto Bolognani di Vigo Cavedine, Giuliano Trentin di Telve di Sopra e Pietro Bassetti di Lasino. Il campanò è l'arte di suonare le campane dando vita a particolari delicate melodie che inevitabilmente tengono conto anche delle campane a disposizione, che non sono uguali in tutti i campanili. I campanili coinvolti sono stati due: quello della chiesa parrocchiale, dotato di cinque campane, e quello della chiesa del cimitero, dotato invece di tre campane. A suonare le campane del primo è stato Bolognani, coadiuvato da Bassetti, mentre le tre campane sul colle san Pietro sono state suonate da Trentin. L'intrecciarsi dei suoni provenienti dai due campanili, distanti qualche centinaio di metri l'uno dall'altro, ha reso ancora più suggestivo l'effetto finale.

L'idea di portare anche a Mezzolombardo l'arte del campanò è stata del presidente della banda cittadina, Roberto Ghezzi. Un'idea apprezzata da tutti e che quindi molto probabilmente verrà riproposta anche nei prossimi anni. La festa del voto, nella quale il “campanò” è stato inserito, è una festa votiva conseguenza di un impegno collettivo dei capi famiglia di Mezzolombardo i quali il 2 luglio 1944 sottofirmarono un impegno solenne a “celebrare solennemente in perpetuo una Festa Votiva in onore della Madonna l'8 settembre di ogni anno con Messa solenne in Parrocchia secondo l'intenzione degli offerenti in tutte le messe di detto giorno e nel pomeriggio una processione di penitenza dalla Parrocchia a S. Pietro recitando ivi il S. Rosario all'altare della Vergine Benedetta”. Tale impegno, come ricordato durante il concerto della banda cittadina, fu diretta conseguenza di un bombardamento che colpì Mezzolombardo il 15 dicembre 1943, quando una grossa formazione di circa ottanta aerei alleati sganciò sulla borgata otto bombe. Poteva essere una carneficina, invece gli ordigni provocarono solo ingenti danni materiali ma nessuna vittima. Su proposta del parroco di allora, Monsignor Giovanni Guadagnini, venne redatto il documento che è alla base della festa del voto dell'8 settembre. (m.w.)













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