Faedo: «Sconcertante l’atteggiamento della minoranza» 

Il sindaco Rossi risponde punto per punto a Vigilio Filippi «Non hanno votato le surroghe anche se è un atto dovuto»



FAEDO. “Dispiace constatare come la minoranza continui a cercare inutili polemiche, diffondendo informazioni che non collimano con la realtà” dichiara il sindaco di Faedo Carlo Rossi dopo le uscite sul giornale da parte di Virgilio Filippi, di “Faedo Unita”, seguite alle dimissioni di due consigliere di maggioranza, Paola Leonardelli e Alessandra Zeni.

“In particolar modo appare sconcertante – continua Rossi - come si possa mettere in dubbio la legittimità delle delibere approvate durante il consiglio dopo la chiara risposta che hanno ricevuto sia dalla Regione sia dal Servizio Autonomie Locali della Provincia, che ribadivano la corretta gestione dei passaggi accaduti nell'ultimo consiglio comunale in cui si era proceduto alla surroga dei consiglieri e all'approvazione del bilancio”. La maggioranza non intende essere coinvolta in dibattiti sterili, ma intende precisare: “Dovremmo essere noi a chiedere alle minoranze motivazioni riguardo il grave voto contrario alla surroga dei consiglieri, dal momento che questo è per legge un atto necessario, non discrezionale o successivo a valutazioni politiche. Il voto contrario motivato solo da protesta si configura come illegittimo”.

All’accusa della minoranza di non aver potuto motivare i propri emendamenti a seguito dell’abbandono dell'aula – azione attuata per protestare del mancato voto dei nuovi consiglieri (atto non previsto dalle norme) –, il sindaco intende chiarire che l’uscita è avvenuta prima della trattazione dell'approvazione del bilancio, che era all’ordine del giorno, e specifica che, dei 12 emendamenti, 4 non avevano natura di emendamento, 2 erano già stati presentati dalla maggioranza (asilo nido, corso ginnastica anziani) e gli altri sono stati respinti per i seguenti motivi: due perché già realizzati (esbosco per processionaria e acquisto cestini), tre perché non realizzabili (campo di bocce, isole ecologiche e decorazione del cimitero dichiarato bene storico) e quello relativo al bilancio dei vigili del fuoco perché l'importo dell'emendamento era diverso da quanto concordato dal sindaco con il direttivo dei vigili.

All’accusa di non aver investito abbastanza nell'ambito sociale, la giunta risponde che è stato fatto il massimo possibile: “Per la fascia dell'infanzia è stato introdotto il bonus bebè di 500 euro per i nuovi nati, un contributo di 1.000 euro all'anno per chi si iscrive al nido, un contributo di 160 euro in due anni per smaltimento dei pannolini; è stato alzato il numero di settimane per il contributo alle famiglie che iscrivono i figli alle attività estive (30 euro settimanali per 4 settimane); per gli anziani sono stati stanziati contributi per il taglio della legna, per il corso di ginnastica dolce e per lo smaltimento rifiuti speciali (80 euro all'anno). Oltre ai contributi per le associazioni, a bilancio ci sono quasi 9.000 euro per il piano giovani di zona”.

“La gente saprà sicuramente valutare, – conclude Rossi – l’impegno ora va alle azioni relative alla fusione con San Michele all’Adige”. (a. t.)















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