Divina Commedia al Palarotari con Vivaldelli

MEZZOCORONA Un auditorium da 1.200 posti per un biblista che parla di Dante, ed è facile immaginare che ci sarà il pienone. Questa sera alle 20.30 Gregorio Vivaldelli porterà la Divina Commedia al...



MEZZOCORONA Un auditorium da 1.200 posti per un biblista che parla di Dante, ed è facile immaginare che ci sarà il pienone. Questa sera alle 20.30 Gregorio Vivaldelli porterà la Divina Commedia al PalaRotari, comune di San Michele, ma a pochi passi da Mezzocorona. Lo farà in un incontro organizzato dalla diocesi di Trento, che ha scelto l’auditorium della cantina Mezzacorona per la sua capienza. Quando nei mesi scorsi Vivaldelli si era esibito a Trento, molte persone erano rimaste fuori, dato che tutti i posti erano occupati. Sembra incredibile, eppure il mix fra il capolavoro più importante della letteratura italiana e lo stile quasi teatrale di Vivaldelli ha sempre più estimatori. Tanto che alcuni di loro sono diventati ormai affezionati e non si perdono neanche un appuntamento. «È perché la Divina Commedia contiene un messaggio così umano, così legato alle gioie e ai dolori delle persone, ai loro vizi e alle loro virtù, che riesce a presentare l’umanità di sempre, dell’uomo di ogni tempo. La Divina Commedia non è solo un patrimonio dell’umanità, ma anche di umanità», ci aveva spiegato Vivaldelli, prima di uno dei suoi eventi. Stasera al PalaRotari il viaggio sarà nei tre gironi del settimo cerchio dell’inferno, lì dove – nell’immaginario di Dante – stanno i violenti contro se stessi, gli altri e Dio. È il girone custodito dal Minotauro, dove si dannano gli omicidi, i predoni, i tiranni e i briganti. Dove stanno i suicidi come Pier della Vigna o gli scialacquatori. Dove ci sono i bestemmiatori, i sodomiti e gli usurai. Ma anche in questo contesto di desolazione, Vivaldelli cercherà la bellezza: nello scontro profondo fra bene e male, in una sfida che caratterizza da sempre la natura umana. E forse è proprio per questo che la Divina Commedia continua ad essere attuale. (d.e.)















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