Cavedine, variante al Prg approvata dalla Provincia 

Dopo lo stop imposto nel maggio 2015 per l’adozione nel “semestre bianco” la nuova amministrazione ha dovuto annullare l’atto e ripartire da zero


di Mariano Bosetti.a


CAVEDINE. Con delibera della giunta provinciale n° 1561 del 24 agosto è stata finalmente approvata dopo un lungo travaglio e con le modifiche contenute nel parere conclusivo della Conferenza dei Servizi della Provincia la variante al Piano regolatore generale del comune di Cavedine. I punti qualificanti della complessa operazione di modifica, svolta dall’architetto Furio Sembianti, al punto che si potrebbe parlare di “variante generale”, ha riguardato innanzitutto l’adeguamento dello strumento urbanistico comunale alle normative provinciali in materia di urbanistica, che si sono succedute a partire dal 2010 (ridefinizione del perimetro delle aree agricole di pregio, aggiornamento delle aree bosco e superamento del perenne conflitto fra utilizzo boschivo ed agricolo, …) ed in particolare l’adozione delle nuove tecniche di rappresentazione “grafica digitale georeferenziata”, al fine di rendere uniforme ed omogeneo il sistema della pianificazione territoriale della provincia.

Al di là dei soliti ritocchi riguardanti l’espansione delle aree edilizie, un forte segnale di novità ha riguardato la catalogazione degli edifici e manufatti sparsi non ricompresi nel perimetro dei centri storici ma aventi caratteristiche tali da essere tutelati, con redazione di apposita schedatura e categoria d’intervento e il censimento di tutti gli edifici (un centinaio circa)non ricompresi sopra, inseriti nelle aree agricole sia primaria che secondaria mediante catalogazione puntuale ed individuazione per ciascuno di essi della misura degli interventi ed ampliamenti ammissibili anche al fine di consentire un cambio di destinazione d’uso per scopi residenziali non continuativi (articolo 104 comma 1 Legge provinciale 4 agosto 2015 n° 15).

Come si diceva sopra si è trattato di un iter approvativo piuttosto lungo, iniziatosi ancora nel 2013 dall’amministrazione Travaglia, che però, essendo stata approvata dall’allora commissario ad acta ingegner Polli alla fine di novembre del 2014, era stata bloccata dal Servizio Urbanistica della Provincia in quanto l’adozione commissariale era stata effettuata nel cosiddetto “semestre bianco” (ossia nei sei mesi antecedenti il rinnovo del consiglio comunale, appunto del maggio 2015).

In conseguenza la nuova amministrazione aveva dovuto prendere atto dell’impasse amministrativo, che sostanzialmente aveva annullato il procedimento sino a quel momento adottato; quindi si dovette ripartire con una nuova istruttoria.

Con deliberazione 121 del 26 agosto 2015 la nuova amministrazione diede dunque avvio al nuovo procedimento e vista l'impossibilità, a seguito di incompatibilità, del consiglio comunale ad adottare lo strumento di pianificazione urbanistica la Giunta Provinciale in data 29 luglio 2016 con deliberazione n° 1292 nominò la dottoressa Mariagrazia Odorizzi quale Commissario ad Acta per l'adozione dei provvedimenti riguardanti la variante urbanistica.

Non si è trattato di un semplice copia-incolla fra il provvedimento Travaglia e quest’ultimo in quanto in questa seconda fase oltre ad analizzare le precedenti 430 osservazioni se ne sono dovute discutere in aggiunta altre 131. Finalmente ora la variante diventa a tutti gli effetti esecutiva in modo da rendere operative le scelte fatte.

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