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Catasto e Libro fondiario in un colpo solo

MEZZOLOMBARDO. Inaugurati ieri i nuovi uffici del Catasto e del Libro fondiario. Nel prestigioso edificio di piazza San Giovanni che ospitava le ex cantine Equipe 5, immobile in disuso recentemente...



MEZZOLOMBARDO. Inaugurati ieri i nuovi uffici del Catasto e del Libro fondiario. Nel prestigioso edificio di piazza San Giovanni che ospitava le ex cantine Equipe 5, immobile in disuso recentemente ristrutturato, hanno trovato collocazione i due uffici e gli archivi di competenza mentre a piano terra è prevista la biblioteca comunale, di prossima apertura. All'inaugurazione, assieme al sindaco di Mezzolombardo Christian Girardi e al dirigente del Servizio Catasto Roberto Revolti anche l'assessore alla coesione territoriale Carlo Daldoss. La nuova sede, collocata in un contesto urbano centrale, di facile accesso e con spazi di parcheggio nelle vicinanze, permetterà di assolvere in un ambiente più organizzato ed efficiente i compiti inerenti la gestione immobiliare per il Distretto di competenza, che ha una collocazione di primaria importanza per quanto riguarda lo sviluppo turistico (Paganella) ed economico (agricoltura specializzata e artigianato).

Una novità riguarda la distribuzione dei due uffici, che ora si trovano sullo stesso piano e condividono gli stessi spazi per quanto riguarda la zona al pubblico, la sala riunioni, i locali accessori e gli archivi, con una reale “integrazione” nello spirito del miglioramento del servizio al pubblico e al mondo professionale. Dopo Malé, anche gli uffici del Catasto e del Libro fondiario di Mezzolombardo, dunque, si “accorpano” secondo un disegno che, come ha confermato l'assessore Daldoss, riguarderà via via tutti di Distretti.

Il Libro fondiario di Mezzolombardo, anch’esso informatizzato da tempo, svolge 2.700-2.800 pratiche all'anno, mentre il Catasto rilascia, sempre in un anno, circa 1.400 certificazioni (visure, certificati, planimetrie, estratti mappa), oltre 1.000 aggiornamenti Docfa per i fabbricati, 250 sono i frazionamenti e circa 650 le domande di ruralità annualmente gestite. «Un passo avanti verso cittadini, professionisti e imprese e un servizio molto più immediato e completo - ha detto Daldoss - è la seconda sperimentazione di questo tipo, dopo Malè, ma questa è la direzione sulla quale ci stiamo incamminando per tutti gli uffici del Catasto e del Tavolare».













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