«Al Centro San Giovanni  ci sono pochi parcheggi» 

Mezzolombardo, i consiglieri del Patt segnalano questa e altre criticità, tra cui il freddo che entra dall’esterno disturbando gli utenti del punto prelievi



MEZZOLOMBARDO. I consiglieri provinciali del Patt hanno presentato un’interrogazione per chiedere una serie d’interventi al Centro sanitario San Giovanni di Mezzolombardo. La struttura è stata consegnata a fine ottobre ed entro la fine dell’anno scorso hanno iniziato a lavorare gli ambulatori e gli altri servizi assistenziali: come la guardia medica, il consultorio, il punto prelievi e il centro salute mentale, solo per citarne alcuni.

Il Centro San Giovanni è una struttura che i consiglieri definiscono «moderna» e «dotata di spazi ben organizzati», ma che in questi mesi ha evidenziato anche qualche criticità, risolvibile con alcuni interventi. Lorenzo Ossana, Michele Dallapiccola, Paola Demagri e Ugo Rossi, nel testo depositato ieri, spiegano che «un primo problema, che crea un disagio ai fruitori della struttura, è la scarsità di parcheggi per gli utenti. Questo problema è evidenziato dall’inagibilità, temporanea, del parcheggio interno. Ma il motivo della chiusura non è chiaro, dato che all’inizio era fruibile, ma ora è interdetto all’utilizzo con una recinzione temporanea che ne impedisce l’accesso».

Poi ancora: «i programmi di ricostruzione dell’edificio prevedevano anche la demolizione della palazzina interna, ormai quasi completamente vuota. Lì rimane solo il servizio dentistico che non è stato ancora trasferito nella nuova struttura. La demolizione della palazzina favorirebbe il recupero di un’area importante, sempre da adibire a parcheggio per gli utenti». Chiarimenti vengono chiesti inoltre sul mancato utilizzo della camera mortuaria al piano terra e del parcheggio interrato per i dipendenti. Inoltre si sottolinea «un problema di riscaldamento dell’area di ingresso al punto prelievi, dove gli utenti usufruiscono delle prestazioni legate ai servizi del laboratorio di analisi al piano terra. Il sistema della doppia porta automatica non garantisce una sufficiente barriera per la protezione dalle basse temperature esterne». Così si crea un disagio – sostengono i consiglieri – «soprattutto per le persone anziane e debilitate, che si trovano ad aspettare il proprio turno di accettazione in un locale riscaldato ma non a sufficienza». Tutte osservazioni a cui ora dovrà rispondere il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, destinatario dell’interrogazione. In attesa di altri servizi che potrebbero gravitare su Mezzolombardo, come anticipato nei giorni scorsi dal sindaco Christian Girardi. (d.e.)













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