Addio a Devigili «Con lui Lavis perde un uomo saggio» 

Dorigatti ricorda l’amico di Maso Toldin, ex consigliere  del Pci. Il figlio Ciro: «Mi ha insegnato l’amore per la terra»


di Daniele Erler


LAVIS. «Se potessimo racchiudere nelle parole il senso della vita di una persona, sarebbero “determinazione”, “forza d’animo” e “saggezza” le più indicate per cogliere l’aspetto principale del carattere di Ferruccio Devigili». È così che il presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti ha voluto ricordare, ieri, Ferruccio Devigili, scomparso nei giorni scorsi a 77 anni.

La notizia ha colto di sorpresa Lavis, i tanti amici del maso Toldin, che in passato per il paese è stato anche il luogo di tanta passione civile e politica. In fondo ogni borgo ha i suoi ricordi collettivi e Ferruccio Devigili è stato per Lavis uno dei simboli di quell’impegno che oggi sembra appartenere al ricordo più romantico del passato. «Con Ferruccio non se ne va non solo un amico e un compagno, ma un pezzo della giovinezza di tanti che vedevano in lui un punto di riferimento del dialogo politico – ha detto Dorigatti –. Il Maso Toldin Devigili a Lavis era una roccaforte della sinistra di quegli anni. Lontani da ideologie rigide, ci si incontrava per discutere, per condividere temi e battaglie per restituire alle persone i diritti al lavoro, all’uguaglianza, alla solidarietà, convinti che di questi fossero state private e che in questo risiedessero le fondamenta della giustizia sociale. Ma Ferruccio, va evidenziato, era soprattutto un punto di riferimento umano, prima che politico, non solo per noi, ma per tutta la comunità lavisana».

E difatti Lavis ha saputo amare la sua passione autentica che non era solo il frutto di una generazione cresciuta nei valori politici, quanto anche un genuino attaccamento al proprio paese, nei suoi pregi e nei suoi difetti.

«Io ho avuto la fortuna di viverlo sia come figlio sia come contadino – ricorda il figlio Ciro Devigili –. Mi ha insegnato il senso più profondo di questo lavoro, l’amore per la terra che viene sempre prima di qualsiasi interesse economico».

A Lavis Ferruccio Devigili è stato anche membro attivo del Partito comunista, per il quale ha ricoperto la carica di consigliere capogruppo. «Era inamovibile nella convinzione che essere di sinistra significava stare dalla parte dei più deboli – ha detto ancora Dorigatti – scendere in campo per i diritti degli operai e dei contadini e per ricomporre le disuguaglianze». Il che non vuol dire per forza guardare solo al passato, dato che Devigili è stato un innovatore anche nel suo mestiere di contadino, portato avanti con il senso di una vocazione.

Il funerale sarà domani alle 14.30 nella chiesa di Pressano, questa sera alle 20 sarà recitato il rosario. Lascia la moglie Wanda, i figli Tania e Ciro. «Nel cuore – ha concluso Dorigatti – portiamo la passione e il coraggio che hai saputo trasmetterci e che hai saputo donare a tutta la comunità lavisana. Siamo vicini ai tuoi cari, sappiamo che il tuo vuoto non si potrà colmare, se non seguendo il tuo esempio di integrità e onestà».













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