le vittime dell’”effetto gregge” 

A Corinaldo come a Lavis nel 1888 

Allora il caos avvenne in chiesa per un attacco epilettico “diabolico”


di Daniele Erler


LAVIS. Non c’era lo spray al peperoncino nell’Ottocento. Non c’era neppure un megaschermo su cui proiettare una partita di calcio: e anzi la Juventus sarebbe stata fondata solo undici anni dopo. Ma la tragedia della discoteca di Corinaldo – dove hanno perso la vita cinque ragazzi e una mamma – e ancora prima quella in piazza San Carlo a Torino – dove è morta una donna, schiacciata dalla folla in panico –, a Lavis ricorda un episodio della storia, di 130 anni fa. Morirono in cinque, anche loro schiacciati per il panico delle persone in fuga, in quel caso dalla chiesa del paese.

I giornali del tempo parlano di una “catastrofe”, che con gli episodi recenti di cronaca ha in comune il cosiddetto “effetto gregge”: quando le persone stanno scappando, tendono a seguire quelle vicine a loro, a costo di infilarsi in una trappola mortale. Proprio come è successo a Lavis. È la sera dell’11 gennaio 1888 e la chiesa parrocchiale è più gremita del solito. Ci sono le cosiddette “missioni”: sono predicazioni straordinarie che si tengono in occasione del giubileo sacerdotale di papa Leone XIII. I fedeli sono arrivati a Lavis anche dai paesi vicini, attirati dalla promessa dell’indulgenza dai loro peccati. Poco prima della benedizione, una ragazza, malata da tempo, è scossa da un profondo attacco epilettico: cade a terra in preda alle convulsioni. Alcune donne che le sono accanto iniziano a urlare, e una grida: «C’è il diavolo, c’è il diavolo!». Dall’altare il predicatore invita alla calma, ma è già troppo tardi: le sue parole si perdono nel caos generale, mentre i fedeli già stanno scappando verso l’uscita. Cercando una via di fuga, vanno tutti nella stessa direzione e formano una barricata vivente, un nodo umano che si aggroviglia.

È questo l’effetto gregge: «È un comportamento che si manifesta negli animali sociali, come le oche, gli scarafaggi e naturalmente le pecore – spiega Emiliano Cristiani, ricercatore dell’Istituto per le applicazioni del calcolo del Cnr, fra gli autori nel 2015 di uno studio italo-tedesco su questo tema –. Questi animali tendono a muoversi seguendo i compagni vicini, indipendentemente dalla loro destinazione. In matematica, un gregge è un esempio di sistema auto-organizzante, un gruppo composto da un numero elevato di “agenti” che seguono regole semplici e in cui le dinamiche individuali sono influenzate da quelle degli agenti più prossimi. Nonostante si tratti di atteggiamenti solitamente associati agli animali, abbiamo dimostrato che in particolari casi coinvolgono anche grandi folle di esseri umani».

Il groviglio umano a Lavis porta alla morte di 5 persone, tutte per asfissia: il commerciante Augusto Segata, il mugnaio Davide Iachemet, il contadino Filippo Lutterotti, il bracciante Emilio Calliari e il contadino Filippo Pasolli. Sono stati sepolti in un’unica fossa comune. Nella parte ovest del cimitero c’è ancora oggi una lapide, realizzata con cinque pietre rozze su cui sono scolpiti i nomi delle vittime. .













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